La luce è un bene prezioso.
Le case alte e strette dei vicoli, addossate una sull’altra, a volte hanno problemi di luminosità, accade soprattutto ai piani bassi, come vi sarà facile comprendere.
I genovesi, però, sono persone ingegnose, che sanno trovare una soluzione per tutto.
E allora, come fare?
Come rimediare alla cronica mancanza di luce?
Questa è Via di Mascherona.
Avete osservato bene le finestre?
Quei pannelli, protesi in fuori sono le mampae, termine che deriva dallo spagnolo mampara e che significa paravento, all’interno sono foderate in lamiera in modo da agevolare il riflesso della luce.
Quando sono richiuse proteggono la finestra.
Ingegnoso, vero?
Ne sono rimaste poche a Genova, oltre a queste, io ne conosco due ai Macelli di Soziglia.
Racconta Vito Elio Petrucci che un tempo si usavano delle grandi cornici di legno, sulle quali veniva teso un lenzuolo che aveva appunto il compito di riflettere la luce.
Una volta ce n’erano molte a Genova, come testimonia questa immagine che appartiene a Stefano Finauri, appassionato collezionista di cartoline antiche e proprietario del sito Genovacards, che voglio pubblicamente ringraziare per avermi permesso di utilizzare le sue immagini.
Eccole le mampae, in Via del Campo: il telaio, la stoffa bianca e tesa a catturare la luce che sfugge.
Via del Campo, Collezione Stefano Finauri
E ancora, in Via Conservatori del Mare.
Via Conservatori del Mare, collezione Stefano Finauri
Immagini di altri tempi, immagini ricche di nostalgico fascino.
Quando passate in Via Di Mascherona alzate lo sguardo, lì ci sono ancora le mampae, l’ingegnosa invenzione dei genovesi, cacciatori di luce.
molto interessante, del resto immagino che quando non c’era la luce elettrica in ogni casa il problema di dover stare al buio già dal pomeriggio fosse molto sentito
non ho capito se questo semplice ma intelligente manufatto è tipico di genova oppure lo si riscontra anche in altre città
poi mi si consenta una battuta scherzosa: per risparmiare sulle candele, a genova sarebbero stati capaci di inventarsi qualunque cosa
Che io sappia si tratta di una particolarità di Zena, così ho letto!
Eccola lì, la battutina sulla proverbiale tirchieria dei liguri, ma guarda un po’ 😉
qua nei dintorni di spezia, credo che vi siano posti dove i genovesi, al confronto, sono degli spendaccioni
Ah, vedi? Sarà l’aria della Liguria!
i genovesi sono attenti …i tirchi sono da altre parti
sempre originale Miss
un sorriso
Bravo Mauri, diglielo un po’ tu che noi siamo oculati!
Grazie delle belle parole!
le belle parole sono meritate
Grazie davvero!
Ma che idea ingegnosa! Certo adesso non serve più ma ai tempo delle candele e delle lampade a gas bisognava inventarsi soluzioni alternative! E bravi i genovesi! Buona serata Miss
Eh sì, senza la luce elettrica le case dovevano essere proprio buie!
Ma per tutto c’è una soluzione…eccola qua!
Buona serata Viv!
in realtà, cara miss, in effetti c’è un brano di nietzsche, però non mi ricordo più se è nella gaia scienza, dove il grande filosofo invece, parlando dei bei palazzi genovesi, esalta al contrario, con la sua meraviglios prosa, una grande volontà di spesa per abbellire, decorare, che lo colpì durante la sua permanenza a genova
Sarà rimasto ammaliato dai palazzi di Via Garibaldi, uno splendore!
Bhè Miss, sarò ligure, sarò quello che vuoi ma questa a me proprio mancava! Ma sei fantastica! Voglio dire, loro, i genovesi, erano dei geni, ma tu come hai fatto a pensare a una cosa così? Ma tu pensa che roba! Eh già tra l’altro, a pensarci sapevo bene di questo problema ma figurati, io ero rimasta alle candele! Incredibile davvero! Brava, brava. Baci.
Hai visto che meraviglia? Le immagini delle cartoline poi sono bellissime…la città comì’era un tempo e come ancora adesso è, in certi luoghi!
Grazie gioia!
Eh…le cartoline Miss, sono una chiccheria! Bellissime! Questa è stata un’ideona, ringrazio anch’io di cuore il signor Stefano che mi ha permesso di vedere certe meraviglie!
Genovacards è un sito bellissimo, ricco di immagini del tempo che fu.
Nostalgia, ricordi, una città che ancora c’è.
E io mi chiedo che vita abbiano avuto quei bambini che si vedono nelle cartoline, mi capita sempre di fare voli di fantasia quando vedo le immagini antiche…
Un’idea geniale… molto genovese: pratica, economica e funzionale! Peccato che tante di queste peculiarità architettoniche stiano andando perse… Bellissimo post! Un saluto!
E’ proprio un peccato.
Certo, con la luce elettrica non servono più…però che fascino!
Grazie carissima, buona serata!
Che ingegnosa idea geniale!
Hai visto? Fantastico secondo me!
ma pensa…io le sto studiando tutte per avere più luce d’inverno e più ombra d’estate. Perché c’è poco da dire, vivere ai piani alti a volte può essere un po’ scomodo ma le giornate durano di più
Hai ragione! Certo sarebbe interessante provare a spegnere la luce, in quella casa con le mampae, e vedere quanta luce entra da fuori.
Quasi quasi citofono 🙂
Ooohh finalmente adesso mi è chiara la differenza fra l’uomo e la scimmia!
Ma dimmi te cara Miss Fletcher…. Certo è stato davvero geniale il primo che ha adottato questo sistema per catturare la luce. Ed anche tu a parlarne a noi. Una cosa così bella e particolare…
Bacini e buonanotte Miss!
Susanna
Mi sembrava una cosa proprio particolare da mostrare, e a parte le mie fotografie, le cartoline sono stupende e rendono perfettamente idea della città.
Un bacino Susa, buonanotte a te!
Questa è una chicca, carissima Miss!
Post interessantissimo.
Ne terrò conto: imparare cose nuove è sempre utile.
Grazie! Pau
Grazie Paula!
In effetti è una cosa ben strana!
Sono contenta che abbiate così apprezzato questo post.
Un abbraccio!
Ingegnoso questo sistema. Ci racconti sempre delle cose bellissime
Grazie Giovy, bacetti!
E pure ingegnosi sono sti genovesi!!
Ma avete qualche difetto lassù?? Buona serata Miss 😉
Dicono che siamo tirchi, ma non è mica vero, sai 😉 ?
Un abbraccio Massimo, buona serata a te!
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ed anche oggi grazie a te ho imparato una cosa nuova… è sempre un dono poterti leggere, grazie miss ciao
Grazie a te Rosa, un abbraccio!
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Miss, pare che prima avessero provato con le finestre dipinte, ma il risultato non era soddisfacente perchè le persiane non si aprivano… solo successivamente sono pervenuti alle ingegnose mampae… (questa, se non la sapevi, segnatela).
Questa non la sapevo… ora ci scrivo un articolo 😉
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Io abito al primo piano nei carruggi…domani vado a farmi costruire due telai e il doto di lenzuoli bianchi ben tesi. Non è per tirchieria, ma è insopportabile dover stare con la luce artificiale quando fuori c’è il sole!!!!! Grazie mille del suggerimento!
Ottimo, Valeria, felice che tu lo abbia trovato interessante, benvenuta qui e buona giornata a te!
Ciao. Anche Renzo Piano è rimasto affascinato dalle mampae…e ha fatto un omaggio, riproducendole all’ Expo…se posso permettermi condivido questo link :
https://letteredalmondo.wordpress.com/2015/08/29/alla-scoperta-delle-mampae-simbolo-dello-spirito-genovese/….
Grazie Miss. per tutte le belle cose che scrivi e fotografi…ti seguo sempre con molto piacere…e ti aspetto su, fino in cima alla collina di Coronata.😉 Ciao.
Lorena