Vi racconto di boschi e di monti, di certe giornate d’inverno, di cieli freddi e orizzonti appena dorati, così il pomeriggio si allontana lento, nelle valli che circondano Viganego.
Vi racconto di rami nudi e spogli protesi verso l’infinito, di foglie tremule sospinte dal vento.
Del silenzio.
Del tempo.
Di quando il giorno incontra la sera.
Di case dai tetti rossi sulle quali cala il velo delle ore notturne, che porterà un cielo trafitto di stelle.
La vita è un ramoscello sospeso sull’azzurro.
La vita attende di sbocciare in germogli e gemme, che porteranno altra vita, nel meraviglioso concatenarsi del mistero bello dell’universo.
E viene quasi da credere che i folletti e le fatine del bosco, quando scende la sera, escano fuori e con il pennello intinto in certe magiche pitture traccino una linea bianca nel cielo e dipingano di rosa le nuvole.
Invece la vita fa da tutto sé, la vita è pioggia, tempesta, vento e fulmini, la vita è il cielo sereno che saluta la fine del giorno.
Le stelline brillano nel fitto di certe foglie.
E una croce scintilla tra rami spogli.
E scende la sera, così è in inverno.
E giungerà la notte scura, con il suo manto coprirà ogni luogo.
Sfiorerà i rami, le foglie, i figli della terra e del cielo.
Cala gentile la carezza del buio, arriva leggera e impalpabile e tutto avvolge, istante dopo istante.
Così è quando il giorno incontra la sera, quando il profilo delle montagne si staglia contro l’infinito.
E quando i rami salutano le ore trascorse, il tempo andato, in attesa del mattino che verrà.
ancora poesia in filigrana..
ciao!
Che commento meraviglioso Dafne, grazie.
E l’ora è propizia per questi meravigliosi paesaggi… Buona serata 🙂
A te carissima Vivi, un abbraccio!
oggi , dopo aver visto il tuo precedente articolo su Viganego, ho portato i miei nipotini a vedere il presepe nel bosco, sono rimasti entusiasti, non mi sono però fermato col buio e quindi ho perso i tuoi paesaggi serali, grazie di avermeli fatti vedere sul tuo blog.
dopo Viganego ho proseguito per il presepe d’ardesia di Traso che già conoscevo e che è sempre molto bello.
già che siamo in clima di presepi ,se ancora non lo conosci, vai a Certosa, con la metro arrivi in un attimo, a vedere il presepe meccanizzato dell’oratorio di san Bartolomeo, uno dei più belli. ciao
Caro Gian, che bello leggere che hai portato i tuoi nipotini a Viganego, mi fa piacere aver dato il mio contributo per far conoscere questo splendido presepe. E’ bellissimo! Non sono mai stata a Traso e non conosco nemmeno quello di Certosa, se riesco ci farò sicuramente un passo!
E riguardo ai presepi, qui arriverà a breve una delle meraviglie di Liguria!
A prestissimo Gian, un abbraccio!
Come hai detto tu a me, la Liguria offre spettacoli di luce meravigliosi come questi dove i rami spogli sembrano le ciglia della terra colorate di mascara. Bellissime foto Miss. Uno scenario fantastico. Un bacio!
E’ vero, la Liguria è un terra bellissima.
Ero andata per il presepe, ma poi mi si è presentato questo parorama e non potuto far altro che ammirarlo.
Baci!
qualche mese e poi quei rami non si vedranno quasi più. Io comincio già a sentire la primavera scricchiolare.
Uh, Pani che bel verbo hai usato, scricchiolare, è proprio perfetto per la primavera e per la vita che sboccia!
sì, forse un po’ troppo oviparo. Le uova quando si schiudono scricchiolano. Ma anche le foglie quando si formano dovrebbero fare un suono simile
un racconto evocativo, un augurio per l’anno nuovo fatto di meravigliose immagini che spesso abbiamo sotto gli occhi ma di cui, a volte, ci accorgiamo solo attraverso gli occhi e le foto di qualcun’altro.
Benvenuta! E grazie delle tue parole, a me piace parlare per immagini, a volte il mondo che ci circonda parla meglio di come noi sapremmo fare.
A presto!
Hai riassunto, cara amica, con belle parole e splendide foto, il perchè io adori l’inverno, che sia ligure, marchigiano o romano!
Un abbraccione ed un baciotto
Susanna
A me piacciono tantissimo i colori dell’inverno, hanno un’intensità speciale!
Un bacino Susa!
bellissima :-))
Grazie Ivana, un caro saluto!
Io credo ovviamente nelle fate e folletti….;) come non crederci in un ambiente così fantastico come quello che hai raccontato, anzi si spera che esistano 🙂 scusa la latitanza abbiamo preso una pausa dalla tecnologia per assaporare proprio della magia di cui tu parli in questo articolo. Un abbraccio grandissimo IRI
Hai visto che bello, Iri? Davvero un posto da fate e folletti, non ci sono dubbi!
Avete fatto bene a staccare un po’ e a godervi la natura, la pace e il mondo che c’è la fuori.
Un abbraccio grande grande a voi, aspetto che parta il vostro treno e sono molto curiosa!
mi piace tanto l’inverno, mi piacciono le giornate terse che spesso lo accompagnano come quella che hai fotografato… mi piacciono le basse temperature che ti fanno apprezzare lo stare in casa e mi piace sempre come descrivi tu le cose e le situazioni.
grazie cara Miss
E poi qui abbiamo spesso cieli così belli, è vero?
Grazie a te Simonetta, un abbraccio!
Gli alberi sono così belli anche quando sono spogli. Che belle parole, che belle foto…
La natura offre spettacoli bellissimi, sempre.
Grazie cara, un bacetto!
quant’è bella la luce del tramonto color rosa pesca
(buon anno)
Splendida questa luce! Buon anno a te!
Uno dei tratti dell’inverno che mi piace di più: scheletri di albero e cielo terso 🙂
E sei un vero poeta, caro!
Semplicemente…sublime!
Grazie, benvenuto qui!
Miss, devo dire che la calvizie passegggera degli alberi ha il suo fascino…
Sono d’accordo con te!