La moda segna le epoche e racconta ciò che siamo stati.
La moda e gli stili, a rammentarci quali siano state le tendenze degli ultimi anni sono le riviste e i costumi di scena degli attori del cinema, per il passato bisogna affidarsi al genio dei grandi artisti.
E sono i quadri dei più grandi pittori a mostrarci le fogge degli abiti, dei veli e dei manti.
Pensate a Tiziano e a Botticelli, alle figure femminili immortalate sulle loro tele, pensate a Klimt e alle sue donne sensuali, senza di loro sarebbe più difficile immaginare e figurarsi stili di altri secoli.
E pensate di trovarvi in un luogo che vi offra un viaggio nel tempo, quello dei nostri bisnonni e dei nostri antenati.
Vi porto ancora a Staglieno, a scoprire le mode del tempo andato.
Questo post è anche un’occasione per segnalarvi nuovamente l’Associazione Per Staglieno Onlus cliccando qui arriverete al loro sito.
L’Associazione si occupa della tutela e della valorizzazione dell’immenso patrimonio di Staglieno, un tesoro che merita di essere difeso e promosso come sito di grande valore artistico.
Già vi ho parlato delle antiche pettinature, in questo post, oggi vi mostrerò scarpe e calzature di altri tempi.
Oh, ma non scordiamo che le nostre antenate usavano abiti che toccavano per terra, è arduo riuscire a scorgere cosa portassero ai piedi ma talvolta uno sguardo attento può notare alcuni dettagli.
Una gonna lievemente alzata, si intravede la punta di una scarpa che pare damascata, forse lavorata con stoffa preziosa.
Un tacco a rocchetto, dei bottoni tondi ad assicurare lo stivaletto che ha una foggia a mio parere ancora attuale.
Gambe nude e piedi scoperti, lei è una giovane donna che indossa un sandalo perfetto per la stagione del solleone.
E i gentiluomini? Oh, loro esibiscono bei mocassini, nessuno si permetta di dire che hanno le scarpe impolverate, per carità!
Si tratta solo di un piccolo inconveniente momentaneo, in realtà sono certa che questo signore ci tenesse particolarmente ad aver le scarpe lucide.
Per non parlare di questi due illustri genovesi!
Si vede chiaramente che si tratta di persone distinte, non vi pare?
E ancora, scarpe dalla punta leggermente arrotondata, non paiono affatto di un’altra epoca.
E lo stesso vale in quest’altro caso, senza alcun dubbio.
Ora osservate l’immagine sottostante: a me sembravano stivali alti ma il mio caro amico Eugenio Terzo mi ha fatto notare che si tratta invece delle fasce che portavano i fanti durante la Prima Guerra Mondiale.
E poi ti guardi intorno e vedi veli e mantelli, pizzi e trine.
E’ un altro secolo, un’epoca nella quale i bambini indossavano completini da marinaretto e le bimbe portavano i nastri nei capelli.
E sono proprio i più piccini a mostrare scarpette che ci ricordano giorni che non sono più.
Un baschetto e stivaletti fermati sul polpaccio.
Vezzose scarpine con un fiocchetto ed un pon pon.
Ancora stivali, quasi rasoterra, si vedono anche le calze finemente lavorate a rombi.
Sandaletti con una fibbia civettuola.
E di nuovo stivaletti lisci e molto semplici.
Una calzamaglia pesante e coprente, scarpe con il passante e un piccolo fiocco.
Un altro tempo.
E l’immagine che meglio descrive un passato lontano.
Un vestito richiuso da tanti bottoni, una sottogonna e un’altra ancora, un bordo di sangallo.
I numerosi passanti, le stringhe che si intrecciano per poi richiudersi strette.
Il suo nome era Ofelia ed era una bambina di altri tempi.
Che delizia quegli stivaletti! Mi sarebbe piaciuto averne un paio rossi! E non sfigurerebbero neppure oggi… Bacioni cara, Staglieno è una miniera di piccole curiosità
Ah, gli stivaletti rossi, che bellezza!
Sì, Staglieno è davvero un luogo ricco di tesori, mi piace molto raccontarlo.
Grazie Viv, bacioni a te!
uauuhhh che bel viaggio nel passato!
Mi piace molto ammirare i vestiti degli altri periodici storici. Hai ragione, ci raccontano davvero molte cose.
Ad esempio a Palazzo Madama domenica, ho visto il vestito di una dama di inizio 1800. Credo che dovesse essere stato indossato da una donnina non più alta di 1,50 m ed anche il panciotto dell’uomo che era esposto lì accanto, faceva pensare che a portarlo doveva essere un nobiluomo di dimensioni “contenute”, sicuramente non un atletico giovanotto dei giorni nostri!
Grazie, sono contenta che ti sia piaciuto.
Chissà che bello il tup giro a Palazzo Madama, mi ripropongo di fare una gita da quelle parti al più presto.
E sì, un tempo l’italiano medio era molto più basso, non mi stupisce che quei costumi fossero così piccoli.
Un bacione cara Giusy!
la bombetta, quella mi piace tantissimo
Tu sei decisamente un tipo da bombetta, lo so 😉
Bellissime foto e geniale l’idea del post!
Grazie Katia!
Cara Miss, sai evidenziare smpre percorsi storico temaici eccellenti, posso chiederti di esaminare bene la foto del monumento Grigis Silvio dell 1924, bellissima opera di Olivari Gaetano, non credo siano stivali ma le fasce che avevano nelle gambe i nostri fanti durante il conflitto 1915/18.
Anche le fasce sono una testimonianza (magari dolorosa) di vita vissuta.
Un caro abbraccio.
Eugenio
Hai ragione Eugenio, infatti era un militare! Solo che li ho scambiati per stivali anche perché la statua non è tanto in buone condizioni.
Adesso aggiungo una nota all’articolo, sei sempre prezioso Eugenio, non vedo l’ora di tornare a Staglieno insieme a te!
Che bello questo post! Ricordo quello sulle pettinature ma come ben dici, le calzature sono ancora più misteriose e affascinanti. ciao Miss
Staglieno è un mondo e a mettersi a guardare i particolari si scoprono cose davvero interessanti!
Un bacione Sandra!
che genio che sei ….. ottima idea x questo bel post,,, ciao e buon tutto
Ma grazie Rosa, sei veramente gentile!
Un abbraccio!
Non saranno un po’ pesanti?
Come pietre…
Staglieno ti riempie di spunti Miss! Sono curiosa di sapere cos’altro tirerai fuori da lì! 😀 Bravissima, originale. Dettagli che possono passare inosservati se non ci fossi tu e sarebbe un peccato. Baci.
Ho già una nuova idea in mente, Topina.
Grazie delle tue parole, bacio!
Beh, la moda di un tempo non era poi così male.
Stefy
No, infatti, molto femminile!
Se le scarpe da uomo e da bambino sembrano “discretamente” comode, mi sa che le signore dovessero soffrire parecchio… ma come dice il proverbio : chi bella vuole apparire… bellissimi questi giri per Staglieno!! Sempre ricchi di dettagli interessanti
Staglieno è fonte di infinite meraviglie, mi piace molto cercare i dettagli!
Grazie Sainza, un bacio!
Questi viaggi nella moda del passato sono interessantissimi. E sono anche molto importanti per chi scrive ambientando in un’epoca storica. 🙂
Vero, penso che queste immagini siano utili anche a chi scrive romanzi storici, è fondamentale saper raccontare anche la maniera di vestire.
Un bacione Giulia!
A me piacciono un sacco quelli con il tacco basso basso. Poi Ofelia aveva due piedoni eh!
E’ una bimba aggraziatissima, mi piacciono molto tutte quelle sottogonne!
Col tuo sguardo attento ai minimi particolari, uno si rende conto che noi non ci siamo inventati niente, ritorna tutto, pure gli stivaletti con le fibbie civettuole 😉
Bacio Miss :*
Ritorna tutto, quegli stivaletti li abbiam avuti anche noi, è vero?
Bacio a te, Cla!
Come sempre mi è piaciuto leggerti, peccato per le condizioni delle statue.
Ne stanno restaurando alcune, vedessi che belle ripulite e bianche!
Ci credo! Voglio vederle! Meritano il restauro …
Metterò le foto del prima e del dopo, promesso!
Gentilissima!
Ho visto il restauro in corso d’opera della statua di Giuditta di Santo Varni, ho fatto una foto.
E ora tornerò a ritrarla il tutta la sua bellezza.
Stanno restaurando anche due state nel cimitero degli inglesi, sono sicura che saranno bellissime.
Originale davvero. Hai sempre un sguardo speciale
Grazie cara!
Con piacere aspetto la foto.
La parte inglese mi piace molto purtroppo la ricordo “sprofondante”.
Certe parti non sono in buone condizioni, non posso darti torto.
Sicuramente saprai che duranti i lavori all’ex hotel Colombia sono state scoperte delle opere di Santo Varni.
Avevo letto, pensa che sorpresa! Meno male che se ne sono accorti!
belle queste foto! le ho guardate con sommo interesse. io non ho mai trovato le scarpe per i miei piedi, mi fanno tutte male puoi immaginare quante domande mi sono fatta! comunque mi sembrano comode ed eleganti e anche civettuole . come cambiano i tempi ,oggi le scarpe sono sexi! mi piace molto Ofelia l’ ultima foto anche l’ abito e’ bello ,severo ,decoroso ma quella trina che spunta incanta.. bene Miss sei brava nel comunicarci questi tuoi slanci artistici , noi guardiamo e impariamo .
Ofelia è deliziosa, l’ho scoperta grazie al mio amico Eugenio, la mia guida tra le meraviglie di Staglieno!
Un bacione Gabriella!
Che belli questi dettagli! Li trovo anche molto interessanti, perché di solito non ci si concentra molto sui piedi delle statue. 🙂
Le scarpine della penultima statua e gli stivaletti di Ofelia mi piacciono particolarmente… bellissimi! Ne vorrei un paio anch’io! Anche il cappottino, sembra vero. 😀
(Molto carino, il nuovo layout. ^_^)
Grazie Hagane, a Staglieno mi perdo a guardare i dettagli! E’ un posto molto suggestivo, le statue sono vere opere d’arte!
Un abbraccio!
Interessante e come sempre attenta ai particolari. Grazie
Grazie cara, sei sempre gentile!
Cara miss le scarpe la mia passione………………………….., che belle bellissime in tutti i tempi sono il nostro mezzo di locomozione per ogni lido con quei bei vestiti con tante trine ,sognare non costa niente e allora io sogno che non siamo in un cimitero ma ci siamo trasferiti per un momento nella bella epoche .Ciao complimenti
Ah, anche a me piace sognare e Staglieno è un cimitero ma è anche un luogo di grande fascino, un post che fa anche fantasticare e sognare.
Bel post!
Grazie Daniela, buona serata!
GRande amo questi tuoi articoli, sono ricchi di storia e soprattutto è così affascinante vagare tra la moda d’altri tempi tra le statue. Non ci crederai, ma a casa ho un paio di stivali uguali all’ultima statua 🙂
Ah tesoro, invece ci credo eccome, la moda è fatta di corsi e ricorsi, li avevo anch’io stivali così!
Bacioni!
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Lo stivaletto damascato è una forza 🙂
Certo che anche ne avevate di validi scultori e tagliapietra
E’ vero? I dettagli sono sempre una meraviglia! Grazie carissimo!
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