Le avventure di una goccia di pioggia

Questa è la storia di una goccia di pioggia.
E iniziò una mattina d’estate: nel cielo cupo c’era una nuvola grande, soffice e densa.
E sapete, in quella nube c’erano centinaia e centinaia di gocce: alcune erano piccine, altre gonfie e tonde come bacche selvatiche, certe erano sottili quasi come spilli.
Erano tutte stipate una accanto all’altra, tremanti e agitate a causa del vento che trascinava via la nuvola.
E tra loro c’era anche la nostra piccola goccia, era un tipo silenzioso, un po’ schivo, a tratti timoroso.
E fu così che il vento divenne sempre più potente, ululava così forte che pareva sconquassare il cielo, un lampo squarciò l’azzurro mentre un rombo di tuono risuonò in lontananza.
E le piccole gocce si ritrovarono sbattute da una parte all’altra, quella furia improvvisa e inaspettata le aveva colte proprio di sorpresa.
Si presero tutte per mano nel tentativo di farsi coraggio ma il terrore era palpabile: là fuori si stava scatenando l’inferno.
Una goccia temeraria e sprezzante del pericolo si offrì di andare in avanscoperta e si affacciò sul bordo della nuvola.
Cosa stava succedendo?
Era tutto grigio, scuro, l’aria era fredda e gelida.
Non si vedeva nulla, a tratti le scariche dei fulmini illuminavano l’orizzonte e rendevano tutto ancor più angoscioso.
Le gocce, in ansia per il loro destino, guardavano verso colei che aveva osato sfidare le forze della natura.
E l’intrepida tirò un sospiro carico di significati poi con tono grave pronunciò queste parole:
– Credo si tratti del temporale, prepariamoci!
Cominciò così un fuggi fuggi generale, alcune di loro sapevano bene cosa fosse il temporale e non stavano più nella pelle per l’emozione: che brivido, finalmente una grande occasione!
Altre erano piuttosto pensierose, si formarono piccoli gruppi, ognuna diceva il suo parere.
– Io non ho capito, ma quanto durerà? – disse una giovane goccia dubbiosa.
– E chi lo sa! – le fece eco una sua compagna – E’ tutta la vita che aspetto questo momento, ora voglio proprio divertirmi!
La piccola goccia schiva rimase in silenzio.
Oh, certo, anche lei aveva sentito parlare del temporale!
E sapete cosa accadde?
Non ebbe neppure il tempo di riflettere sul da farsi: la nuvola si aprì di colpo e tutte le gocce iniziarono a cadere giù.
A precipizio, una dietro l’altra, svolazzando beate, trascinate dalla forza del vento.
E la piccola goccia?
Oh, nell’esatto istante in cui iniziò a precipitare cominciò a scoprire il mondo.
E vide che là sotto c’erano prati e boschi, rocce scure e strade che si snodavano sulle coste vicino al mare.
E mano a mano che si avvicinava al suolo la visione era sempre più chiara, ora vedeva le foglie, i fiori, i sassi, la ghiaia minuta.
E poi i pesci che nuotavano nei fiumi, gli uccellini sui rami degli alberi, le tegole rosse dei tetti.
E pensò:
– Io so dove voglio posarmi, lo vedo da qui! Ecco, laggiù!
E così approfittò di un colpo di vento, fece una rapida virata e dolcemente finì per planare su quel petalo di seta.
Per alcuni potrebbe sembrare poca cosa ma per la piccola goccia fu una gioia immensamente grande, era allegra e felice solo di essere al mondo!
Accanto a lei si era posata una sua compagna e avreste dovuto sentirle!
Oh sì, da principio si erano un po’ spaventate ma che esperienza quel volo!
E quel senso di libertà, che lieta leggerezza!
Un’emozione grande, impareggiabile, un ricordo memorabile!
Accadde un giorno d’estate, quando d’improvviso si scatenò un temporale.

Rosa

34 pensieri riguardo “Le avventure di una goccia di pioggia

  1. Ma che bella fiaba Miss! Complimenti. Che emozione per una goccia il suo primo tuffo nel vuoto. Atterraggio morbido però. Meno male! Splendida idea ti è venuta. Un bacio della buona domenica.

    1. Ma grazie Sainza! E’ tutto nato dalla fotografia, sai?
      E da quelle due piccole gocce sul petalo di rosa, una è diventata protagonista di questa favoletta!
      Un bacione a te!

  2. Sei fantastica, mi stupisci ogni volta, invidio il modo con cui riesci a descrivere la tua fantasia.
    Super Fletcher
    Eugenio

  3. Tenera storiella, leggera e positiva,,,eppure pensa, per i negativi, il temporale è la fine di una goccia, tu la hai fatta diventare inizio di vita e scoperta di bellezza grazie allo spettacolo di donna che sei. Brava un abbraccio
    Ps. lascio e torno nella casa avita, purtroppo non sono stata stregata .

  4. Che bello tornare bambini ogni tanto e respirare quell’aria di libertà e spensieratezza che raramente si trova da adulti.
    Grazie per la tua freschezza e solarità.
    ti abbraccio

  5. la tua fiaba Miss in una giornata cosi calda mi ha portato refrigerio !! quasi ho desiderato anch’io un temporale .Certo che le gocce di pioggia sui fiori o sulle foglie sono belle sembrano gemme .la rosa della tua foto sembra sorridere felice come a gradire il dono inaspettato e gratuito forse altre rose non sono state cosi fortunate . grazie ogni tanto mi spingi con i tuoi racconti a tornare bambina ad assaporare i momenti belli della fantasia un abbraccio

  6. lasciami aggiungere una domanda: la goccia, mentre precipita vede “le tegole rosse dei tetti”, quindi non sta piovendo su Zena, come mai?

Scrivi una risposta a Miss Fletcher Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.