Questa è la storia del celeberrimo Conte Taccoli.
Come dite? Non lo avete mai sentito nominare?
Eppure corrono di bocca in bocca le notizie riguardo a quest’uomo, voci di popolo sussurrano sdegnate e riferiscono ciò che è accaduto.
Il Conte Taccoli, così si fa chiamare, un bel giorno arrivò a Genova in chissà che rocambolesca maniera!
E aveva con sé quella sua povera figlia, un fiore di appena sedici anni, una fanciulla di così belle speranze che rischiò di avere un destino gramo per colpa di quel padre!
Pare che il Conte Taccoli abbia grandi doti oratorie, a quanto si dice non gli riusciva difficile incantare il prossimo, bazzicava gli ambienti teatrali spacciandosi per uomo di molti talenti mentre in realtà di professione faceva il suggeritore.
Un uomo dalle risorse imprevedibili, un millantatore, spesso si lamentava e piangeva miseria e magari il giorno dopo lo si vedeva in giro per la città su una carrozza trainata da ben tre cavalli!
Che sfarzo e che sfoggio di ricchezza!
E poi, come si dice? Cherchez la femme!
Il Conte è caduto vittima del fascino femminile, pare che si sia invaghito a tal punto della sua domestica da scialacquare tutti i suoi soldi per lei.
E siccome in realtà il nostro non era tanto benestante come voleva far credere, la miseria si profilava all’orizzonte.
E così il bellimbusto cosa ha fatto?
Si è approfittato di quella povera figlia, l’ha costretta a sgobbare al posto suo.
E immaginatela nella sua stanzetta, al lume fioco di una candela a copiare musica per raggranellare qualche denaro.
Per grazia del cielo qualcuno ha pensato a lei, in qualche maniera la notizia è arrivata al Senato e le autorità hanno preso provvedimenti, la fanciulla è stata alloggiata in un Conservatorio.
E ovviamente era previsto che la retta fosse a carico del padre, ci mancherebbe!
Il Taccoli però, da vero filibustiere, non voleva saperne di sobbarcarsi una simile spesa e sapete cosa ha combinato?
Con il favore delle tenebre ha svuotato la sua dimora e in fretta e furia si è precipitato da un rigattiere per rivendere ogni cosa!
Tuttavia nulla sfugge all’occhio attento delle autorità, il piano del Conte Taccoli è stato svelato e tutti i suoi beni sono stati sequestrati!
C’erano diversi oggetti, tra i quali un quadro, una bella viola e due melodiosi violini, c’era persino una discreta sommetta di denaro che fu destinata al mantenimento di quella sventurata fanciulla!
E tutto è bene quel che finisce bene, con la speranza che la provvidenza abbia riservato a questa ragazza un destino radioso.
E ora vi starete chiedendo che fine ha fatto il Conte Taccoli, lo so!
Eh, lui ha tagliato la corda, cosa vi aspettavate?
Temendo di finire in una cella buia per i suoi misfatti si è dato alla macchia e non si è fatto più vedere.
Come dicevo, tutto è bene quel che finisce bene.
Questa è l’incresciosa vicenda del Conte Taccoli, realmente accaduta a Genova nell’anno 1787.
Che gran lazzarone questo Conte Taccoli! Paragonabile alla matrigna della povera Cenerentola…
Un baciotto e buon fine settimana cara Miss Fletcher
Susanna
Ma hai visto Susanna? Il Conte Taccoli era veramente una cosaccia, sono prefettamente d’accordo con te!
Bacioni cara, grazie!
Personaggio inquietante e istrionico, al confine della realtà, e invece è tutta Storia! Grazie Miss per questa nuova chicca!
Grazie a te, questa storia era proprio buffa, non potevo non raccontarla, felice che ti sia piaciuta!
Che storia, Miss! Dovresti fare una raccolta di racconti “genovesi”! 🙂
Grazie Rita! Davvero, che storia incredibile!
Guarda, da uno che si chiama conte Taccoli, mi pare il minimo. Mi scuso con tutti i Taccoli del pianeta ma pare una macchietta… povera figliola
Haha, è vero sembra uscito da un romanzo e invece è tutta realtà!
Che storiaccia… ma almeno alla fine la fanciulla ha riavuto qualcosa.
Buon pome.
E infatti, povera ragazza! Che padre!
Bacioni a te cara, grazie!
Bella gente che conosci, Miss! 😉
Haha, mi hai fatto ridere! Baci Cinzia, grazie!
Si dice che i figli sono croce e delizia ma anche certi genitori non scherzano! Per una volta le autorità sembra abbiano avuto un occhio di riguardo per chi ne aveva veramente bisogno. Bacioni, Miss!
Eh, infatti, meno male che a quella ragazza qualcuno ci ha pensato!
Grazie Viv, un bacio grande a te!
Sembra una storia,tipo “Il Marchese del grillo”!!!!! Gia’ dal cognome si capisce che era un nulla di buono!!!!storia che mi ha divertita!!!!!!!!!
Il cognome è già tutto un programma, vero :-)? Anche io trovo questa storia molto divertente, felice che sia piaciuta anche a te!
Bacioni!
Ah però questo conte. Che tipetto.
Comunque il vicolo di notte è proprio inquietante.
Stefy
Eh..in effetti di notte il centro storico ha un certo mistero!
Il conte era proprio una cosaccia, sì!
Bacioni cara, buona serata!
carino, bisognerebbe conoscere più storie come queste: se capitasse mai di accompagnare qualche “foresto” in giro sarebbe simpatico colorare a questo modo la visita.
Hai mica qualche libro da consigliarmi a proposito?
Eh, che io sappia non c’è una guida con tutte queste storie, io ho tanti libri, spesso vecchi o fuori edizione.
Le più belle storie di Genova sono raccontate magistralmente da Michelangelo Dolcino, i suoi libri per me sono imperdibili.
A me piace scovare storie un po’ strane e poco note, come questa vicenda del Conte Taccoli, a volte mi diverto a spulciare i faldoni dell’archivio di stato e trovo delle vere chicche, ad esempio questa:
https://dearmissfletcher.wordpress.com/2011/09/28/la-strana-storia-del-barone-teodoro-di-neuhoff/
E quindi se passi da queste parti troverai spesso storie così!
Grazie Gianluca, buona serata!
Ma quanto mi piace come racconti tu la storia, rimarrei le ore ad ascoltarti. L’archivio di stato ne è pieno, ma tu le vai a scovare per la gioia di tutti noi.
Ne sono felice, è proprio bello leggere commenti come questo.
Grazie Londarmonica.