La nebbia.
Io alla nebbia non sono abituata, non è per me.
E da queste parti la si vede di rado.
A volte sale dal porto, lenta ed evanescente, incornicia le alture, rende tutto opaco e poi svanisce oppure il vento la spazza via.
Dura poco, è effimera.
La nebbia per me è questa stagione e un ricordo preciso.
Era il mese di gennaio di diversi anni fa, allora trascorsi qualche giorno da amici, a Vigevano.
La piazza, i portici, una cittadina molto bella e curata.
E la nebbia, presenza costante ed immobile.
La prima mattina ho aperto le persiane e mi sono trovata di fronte a un muro bianco, denso e impenetrabile.
E il giorno dopo io avevo una sola, immotivata e incrollabile certezza, ero sicura che affacciandomi alla finestra la nebbia non l’avrei trovata più.
E invece era lì, silenziosa, fitta e sospesa.
Nella nebbia si perdono i punti di riferimento e le prospettive.
Eppure la nebbia narra tanto di noi, la nebbia parla anche di coloro che non la sentono come il proprio elemento.
Nella nebbia, nelle cose oscure, rarefatte e misteriose.
Dove non si vede né orizzonte né confine, dove non si scorge cammino, sentiero e crinale.
Dove i nostri passi esitanti posano su un terreno incerto, dove non c’è traccia da seguire e luce brillante che ci guidi.
La nebbia che vedo di rado e che ho incontrato tempo addietro, queste immagini sono state scattate sulla Statale 45.
La nebbia che avvolge l’aria e tutto ricopre, si posa tra gli alberi nudi, ospite silente e inaspettata.
E sembra materia solida, si avrebbe quasi il desiderio di stringerla dentro ad una mano ma la nebbia nasconde le cose e si nasconde.
O forse le protegge, cala su di esse come un velo, come una trama sottile e impalpabile.
Scende, adombra, offusca e confonde.
La nebbia narra tanto di noi, di certi timori, di alcune insicurezze, di ciò che non sappiamo vedere e riconoscere come nostro.
Un groviglio inestricabile di rami asciutti e nodosi e lo sforzo della vita.
Siamo così, come questi alberi protesi verso luce, aria, azzurro e infinito.
Siamo così, alla ricerca della felicità.
Bisogna osare, camminare sulle pietre scivolose e tenersi in equilibrio.
Nella nebbia che nasconde le cose o magari le protegge.
E a volte ciò che desideriamo è proprio là, tra le cose oscure, rarefatte e misteriose.
L’immagine della nebbia che protegge le cose è molto bella, densa.
Ciao Miss, io oggi sono a casa per la festa del patrono!!
E’ così, ciò che nasconde protegge anche.
Grazie Tiptoe, buona festa a te e buon meritato riposo!
la nebbia è ambivalente e se la percepisci con pensieri positivi è anche ….dolce come lo zucchero filato che quando lo afferri si restringe, si raggruma per lasciare nuovamente spazio alla luce…
Dolce come lo zucchero è davvero una bella immagine, tanto.
Grazie Angelica, buona giornata.
La nebbia non fa per me…umida e fredda non riesce a darmi nessuna sensazione positiva. Alla guida a volte ho veramente temuto di finire in un fosso a causa di un banco di nebbia e a piedi mi ricorda le mattine della mia infanzia scolastica quando la nebbia scendeva anche in pieno centro ed era la la prima compagna della giornata. Bella solo nelle foto, come le tue 🙂 mentre si è al calduccio dentro casa con una bella tazza di tè tra le mani. Bacioni!
Sì, guidare nella nebbia non dev’essere affatto piacevole, mancano tutti i punti di riferimento e destabilizza davvero.
E’ magica così tra gli alberi, è vero?
Un bacione a te Viv!
Eh sì, nella nebbia è un po’ come in certi periodi della vita: ti muovi tranquilla solo su un terreno che conosci bene, e comunque anche lì ti può capitare di imbatterti in qualcosa o qualcuno di imprevisto, ed è inutile che ti sforzi di guardare lontano e prevedere: vai avanti con prudenza, un passo alla volta. E se sei in un luogo non familiare, devi affidarti a quelli del posto.
Poi la nebbia si alza e c’è il sole ed è tutto chiaro!
E’ proprio così, nei luoghi che conosciamo poco la nebbia rende tutto misterioso e incerto, metafora perfetta di certi momenti della vita.
Grazie Isabella, buona giornata!
….concordo con Stravagaria…non c’è nulla di positivo nella nebbia, solo umidità e freddo….ricordo bene la mia infanzia e giovinezza nella nebbia piemontese…..e mia madre che al mattino diceva in genovese …”poi a se i saa” nel senso che verso mezzogiorno si diradava un po’ …
Neppure a me piace, però davvero ogni cosa ha il suo lato positivo e offre un spunto di riflessione, anche la nebbia.
Un bacione Gabriella, buona giornata.
Miss, ho letto due volte, non so se ti rendi conto della bellezza delle tue parole e degli esclusivi concetti che hai espresso.
Hai dato un volto ed una consistenza alla nebbia,e sopratutto hai trasportato in essa la positività ed il bello del tuo carattere che riesci a far vedere ed anlizzare il lato chiaro delle cose, rendendole misteriose e magiche con le foto che trovo di una struggente bellezza.
Buona giornata MIss un abbraccio di cuore
Grazie cara Strega, mi hai scritto parole davvero bello.
Io credo che ogni situazione, ogni stato e ogni tempo abbia una sua accezione positiva e questo vale anche per la nebbia che non mi piace.
Sono felice che ti siano piaciute le foto, le avevo lì da tanto e aspettavo il momento e le parole giuste per metterle qui.
Un abbraccio di cuore a te cara!
Strega aveva commentato, ma ti è arrivato?
Ora sì, a volte i commenti mi finiscono nel cestino ma li recupero!
Grazie Miriam, un abbraccio!
😉
Grazie ! Leggo sempre con tanto piacere , quanto scrivi !!!! e che belle foto ! Chissa’ che non riesca a riprodurne, almeno una ad acquerello .Un abbraccio Giselda
Ma tu dipingi Giselda? Che cosa meravigliosa!
Fammi sapere se riesci a riprodurre una di queste foto, sono curiosa.
Grazie delle tue parole, un abbraccio grande a te!
Purtroppo dalle mie parti dall’autunno a primavera la nebbia la vediamo spesso, anche se in questi ultimi anni devo dire che le giornate “col nebbione” sono rare.
Ciaooo
Eh lo so, la tua è una zona dove c’è la nebbia!
Meno male che non è fitta.
Un bacione!
Cara la mia Fletcher, noi la produciamo ed esportiamo pure all’estero, la nebbia 😀 😀
Un affare! Ciao caro!
🙂 Ciaooo
La nebbia per me ha un fascino particolare, tutto è ovattato, i passi della persone ,le luci smunte, sa un po’ di misterioso non sai cosa puoi trovare al di là di quella coltre, ma capisco che chi la vive per tanti mesi si fa tante ore di coda per vedere un po’ di sole. Ciao OTTAVIA
E’ una magia la nebbia, però come tu giustamente dici viverci dentro non deve essere facile, io so che non fa per me.
Un abbraccio cara Ottavia!
Io la nebbia la conosco bene, avvolge campi e strade e a volte anche me. È un elemento che, non ci crederei, ma mi manca a volte.
E invece ci credo eccome, cara Pendolante!
Bello!!!!!!!!!!!
Grazie, avevo le immagini, i pensieri sono venuti dopo.
La nebbia mi inquieta e mi rende malinconica.
Per questo mi piace.
Un abbraccio Susanna
Miss, la nebbia non è bella, ma la cataratta è peggio…
Eh caspita, direi di sì!