Una mattina, a Vernazzola.
Sono andata verso il mare, ho preso lo scooter e via.
E il vento, ah!
Sarebbe già una storia a sé soltanto quella ma io oggi vi racconto di una mattina a Vernazzola.
E poi arrivi lì e riesci sempre a parcheggiare, proprio a due passi dalla spiaggia.
E insomma, sì.
Eccola Vernazzola, non è la prima volta che vi porto qui, vi ho già raccontato altre sue storie.
E pur essendo un quartiere cittadino pare di trovarsi in una località di vacanza, Vernazzola ha i profumi e i colori di un borgo di riviera.
Barche e panni stesi turchesi come il mare.
E linee di rosso delle case di Vernazzola.
E creuze di mattoni, Liguria vera.
Cose che puoi vedere in posti come questo, il gozzo accanto alla porta di casa.
E poi scendi lentamente verso la spiaggia dove l’onda si ferma, in lontananza le scogliere.
I colori del mare e di queste finestre che si affacciano su quella spiaggia.
E allora ti siedi sul muretto, semplicemente resti lì, nella dolce pigrizia di una giornata calda.
Occorre altro? A me no, mi basta questo.
E poi sali, sali ancora.
E voltati indietro, troverai ancora il mare tra quelle case.
La calma silenziosa di una mattina di primavera, ancora non c’è tanta folla.
E poi un muro di foglie e una cascata di fiori viola.
E poi ancora, guarda.
Se io abitassi lassù nelle giornate di tempesta uscirei fuori a guardare i flutti che si alzano e si abbattono contro le rocce e fantasticherei di pirati e di navi con sinuose polene, immaginerei sirene che danzano tra le onde e guizzano tra spruzzi di acqua salata.
Guarda.
E poi scendi giù, verso quella spiaggia.
C’è sempre qualche viaggio ancora da intraprendere, c’è sempre qualche nuova avventura da sperimentare.
Una discesa dolce e gentile.
Si resta, in attesa di un nuove partenze, ma qui si torna, si torna sempre.
Cose che si vedono sulla spiaggia di Vernazzola, foglie verdi che si arrampicano sopra a un salvagente.
Prospettive d’estate, l’estate che verrà.
E allora scenderai anche tu, verso il mare, alcuni fanno già il bagno.
E poi gozzi, terrazzini e un orologio al muro che segna l’ora.
D’altra parte qui è facile perdere la cognizione del tempo, ci si lascia cullare da qualche sogno estemporaneo, ci si perde nei propri pensieri.
E poi puoi metterci davvero tanto a cercare il tuo sasso, uno tra cento, mille. Liscio, levigato dal mare, non si può dire quanto tempo occorra per trovarlo, poi d’improvviso lo vedi e sai che quello è proprio il tuo.
E’ unico, diverso, è il tuo sasso.
La spiaggia di Vernazzola ha i colori delle granite e dei ghiaccioli.
E poi bianco, rosso e legno.
Cartoline dalla Liguria, da un luogo nel quale si respira la quiete di un piccolo borgo.
E poi vasi e ancora gozzi.
E non c’è uno scorcio più bello dell’altro, Vernazzola è un piccolo gioiello cittadino incastonato sul mare, tra le sue creuze, Vernazzola è semplice e vera.
Ed è per questo che una mattina sono andata verso il mare.
Sulla spiaggia di Vernazzola.
Hai presente quella torre all’estremità occidentale di Vernazzola? Andando verso Boccadasse. Ecco: io ero là, là dentro. In un minuscolo bed & breakfast sul mare. Aprendo la porta trovavo una scala. Scendevo ed ero sulla spiaggia di Vernazzola. Chissà se c’eri anche tu quel giorno…
Buon Primo maggio, Miss!!
Ti sei scelta proprio un bel posto, cara Tiptoe! Un bacione a te!
buona festa dei disoccupati-
una preghiera x chi si è tolto la vita perchè in difficoltà-
e buon lavoro ai pochi lavoratori e buon mese a tutti noi
Ciao Rosa, un abbraccio.
♥♥♥
Certo che Genova ha davvero dei quartieri che sembrano località balneari! Vivere lì davanti a quella spiaggetta di sassi deve far sentire sempre un po’ in vacanza, a volte lo penso anche io del parco che ho vicino perché in pochi minuti ti immergi nel verde della campagna, ma il mare è un’altra cosa 🙂 viva il sole!!! Bacioni Miss
S, è veramente un bel quartiere, penso che sia una meraviglia aprire le finestre e trovarsi davanti al mare.
E poi, mare o campagna che sia, i luoghi sono accoglienti se noi sappiamo renderli tali, se sappiamo costruire e viverli in maniera armoniosa.
Una bella spiaggia rispettata e tenuta bene rende più piacevole la nostra quotidianità, lo stesso vale per un bel parco, un bene prezioso da difendere. Un bacione Viv, buona giornata di primavera!
Ancheu ghe semmo eh Miss….Ti me fae un regallo,de unna qualite’ grandiscima……Vernasseua….unna de doe perle che fan da cornixe ao Capo de S. Ciaea, che bello servissio, che belli sciti e gossi e lancette e o ma co sprende, e a creuza de Urania…..belliscimo tutto, Grassie,grassie,grassie…Ciao e no mangia troppe bassann-e Bon primmo Mazzo!!!:)))
Carissimo Pino, l’ho immaginato che questo post ti sarebbe piaciuto, il profumo del mare, i gozzi, le creuze di Vernazzola, una vera perla, hai ragione Pino!
Un abbraccio grande a te e buon primo maggio, grazie di cuore delle tue bellissime parole!
Grassie contraccangio!!!:)))
Grazie carissimo!
E’ sempre con immenso piacere fare queste passeggiate al mare con te, cara Miss Fletcher!
Buona festa di inizio Maggio
Susanna
A te Susanna, un bacio grande e un saluto portato dall’aria del mare!
Vernazzola è tipo una frazione di Vernazza? A Vernazza ci son stata un po’ di estati fa, e mi ha colpita moltissimo, per certi aspetti le Cinque Terre mi hanno ricordato Corfù
No, cara! E’ un quartiere di Genova, è città anche se non sembra.
Vernazza è meravigliosa, sì…hai ragione!
capito 🙂
Belle immagini, Miss! Martedí sono ligure, acciughe?
Grazie Mau! Martedì? Uh, grazie! Sentiamoci sì, volentieri!
Ma cosa manca a Genova? Ha davvero un angolo di paradiso dietro l’altro! Grande reportage come sempre.. ❤
Non manca proprio nulla cara Anna Maria!
Bellissima!!!!!!!!!!!!!!
Vedi? Se tu non dormissi fino a tardi!
Un posto cosí per me è già vacanza e tu lo raggiungi in scooter… donna fortunata
Sì, lo so! Poi intendiamoci, l’Italia è tutta bella e ognuno di noi ha a portata di mano il proprio angolo di paradiso.
Un bacione carissima!
La mia adorata Vernazzola, la mia nicchia ecologica di ogni estate. A volte mi sento una parte dell’ecosistema quando sono sulla spiaggia, uno stato fusionale con l’Uno. Che beatitudine.
Incantevole Vernazzola, sembra davvero di essere in un località di vacanza, vero Shanereel?
ogni tanto mi colpisci nel cuore, in senso buono ovviamente. Li a Vernazzola c’è forse ancora una piccola spiaggetta chiamata Ciapelletta dove sono cresciuta .tutte le estati della mia infanzia le ho trascorse tra quei sassi e scogli. li ho imparato a nuotare spostandomi da uno scoglio all’altro .si partiva presto al mattino ,le mamme e i bambini della zona e a frotte si arrivava vociando ridendo e a volte anche pestandosi sai come succede tra bambini e poi c’ era il faticoso ritorno il sole era allo zenit le mamme che ci chiamavano a gran voce ma noi facevamo i sordi e poi con le labbra viola e la pelle d’oca ci vestivamo in fretta s’era fatto tardi ..la strada erai piu lunga vuoi la stanchezza vuoi la fame …Sai cara Miss cosa ricordo anche con nostalgia ? la merenda eh si eran tempi che si mangiavano le pesche gialle vellutate profumate succose dolci che contrastavano con il sapore di sale che avevo in bocca… scusa come al solito l’ho fatta lunga ! ma non sai la gioia a rivedere Vernazzola grazie un bacio
Ma è così bello quando la fai lunga, cara Gabriella, mi è sembrato di essere bambina con te sulla spiaggia di Vernazzola, bellissimo questo commento.
Ti mando un grande abbraccio!
ecco, una barchetta così, e quella gialla non è male
Davanti alla porta di casa!
Mamma mia.. voglia di Mar Ligure!! 🙂 Subito!! 🙂
Vieni in gita Niko 🙂
Ma guarda.. mi stai allettando non poco… mannaggia alla Fletcher e ai suoi post magnifici!
Baciuzzz
Hahah, ciao caro!
😛 ❤
Grazie delle belle immagine impreziosite dal racconto intimo e delicatamente poetico che le incornicia …….è come se fosse una piccola città tra le mura di una grande città ai confini del tempo tra le crepe della più fervida immaginazione.
E’ proprio un posto con una sua precisa identità, bellissimo.
Grazie Paolo, buona serata.
Ci sono posti meravigliosi nelle vicinanze di Genova, una volta erano distanti dalla città e appartenevano ad un comune autonomo, con l’unificazione del 1926 fanno parte della grande Genova.
Queste immagini che ci posti sono meravigliose un angolo di paradiso che ha conservato l’antica architettura, piena di storia, come tutti i posti di mare ha fornito nei secoli molti marinai.
Ne ricordo uno, un certo Malagamba Vincenzo fu Antonio di anni 26 fuochista, se la vide brutta trovandosi sul vapore Sirio durante il naufragio del 1906. Si salvò per pura fortuna e malgrado la grande paura tornò a viaggiare sul vapore Minghetti.
Forse ci saranno ancora i suoi discendenti a Vernazza.
Eugenio
Eugenio, grandissimo! Come sempre racconti aneddoti e storie impagabili tu.
E’ proprio bella e caratteristica Vernazzola, mi piace molto.
Un abbraccio grande a te!
Miss, le reste della Cattainin erano di nocciole, quelle di Zena invece sono di perle e una di queste è il Capo di Santa Chiara… di qua, Vernazzola, di là, Boccadasse… ho fatto il militare a Sturla ed eran due passi…
Una meraviglia, sono posti incantevoli, vero? Buongiorno Sergio!
Questa mattina non (primo giorno del 2017) non sapevo cosa fare in attesa del risveglio dei miei che hanno fatto le ore piccole.
ho cercato qualcosa di rilassante sul computer e mi sono trovato di fronte una gustosissima malinconia leggendo l’articolo della Gabriella Bianchi del 1° maggio del 2014.
Io, con la mia famiglia, negli anni Trenta frequentavamo i bagni Gigetta all’estremità orientale della spiaggia di San Giuliano. A quei tempi c’erano ancora i grandi scogli che divertivano grandi e piccini. Ora quella spiaggia è tutta unificata ed anonima in omaggio alla speculazione balneare.
Noi abitavamo in Circonvallazione a Monte e il mare “pià vicino” era quello di San Giuliano raggiunto al mattino presto esaurendo la lettura del Corriere dei Piccoli. era tutto più semplice e più a portata di mano.
Vernazzola mi risveglia quell’atmosfera e spero che per gli abitanti di questo invidiabile quartiere sia così tutti i giorni.
Grazie per l’ospitalità e grazie di accogliere le voci di chi apprezza l’intrinseco valore delle tue piccole/grandi scoperte sentimentali.
Pietro Attilio Uslengo
Grazie a te Pietro di aver condiviso questo dolce ricordo, le memorie della nostra infanzia sono sempre speciali.
Buon anno e cari auguri a te!