Il convento fu fondato sulla costa di un monte distante dalla città un quarto di miglio, ossia un duecento cinquanta passi; guarda sul palazzo del Principe Doria e la porta della città; domina tutta Genova e il suo porto, senza che possa sfuggire battello alcuno che v’entri.
(F. L. de Montoya, 1619)
Un colle luminoso e salubre, un’altura dove sorse la chiesa dedicata a Gesù Maria, oggi Santuario, voluta da San Francesco da Paola.
E dopo avervi narrato in questo articolo della profezia del Santo e dell’arrivo dei suoi frati nella mia città, oggi vi porto a scoprire la sua chiesa.
I terreni sui quali venne edificata furono acquisiti nel 1487, nel corso dei secoli l’edificio ha subito diverse modifiche.
Ad abbellire la chiesa dei frati contribuì la munificenza dei nobili, di alcuni di loro vorrei parlarvi in un altro post, i nomi sono noti a tutti i genovesi: Doria, Spinola, Lomellini, l’aristocrazia della Superba.
E’ semplice e poco sfarzosa la Basilica di San Francesco da Paola, forse a vederla così non si potrebbe mai immaginare che racchiuda veri e propri tesori.
E nell’atrio dove si trovano gli ex voto fate caso ad alcuni antichi reperti, sono le chiavi di volta dell’antica chiesa non più esistente.
La chiave di volta è un elemento architettonico di sostegno, ne vedrete quattro e sono in pietra nera, una ritrae la Madonna con il Bambino, una è dedicata a Santa Barbara, le due restanti riportano i nomi di Gesù e Maria, coloro ai quali in origine era dedicata questa chiesa.
E poi varchi la soglia e un bagliore di oro ti illumina.
San Francesco da Paola è ricca e splendidamente decorata, prendetevi tutto il tempo che vi occorre per visitarla.
E ogni suo angolo è una mistica suggestione.
Guardate verso l’alto, vedrete San Girolamo e il leone.
E poi una luce che squarcia le nuvole.
E angeli gentili e pieni di grazia.
E piccoli putti in volo e il simbolo delle Spirito Santo.
Guardate verso l’alto, verso gli affreschi che decorano la navata centrale, vi sono rappresentati aneddoti e storie della vita di San Francesco da Paola.
E volgete lo sguardo anche verso il basso, qui troverete innumerevoli tombe e sepolture, su alcune di esse vorrei fare delle ricerche e pertanto mi riprometto di riparlarvene.
I tesori di San Francesco da Paola, opere di illustri artisti che decorano le cappelle, le mie fotografie non rendono giustizia alla loro bellezza e vogliono solo essere uno spunto per invitarvi a scoprire questa chiesa genovese.
Questa è la casa di Dio, così è scritto su quel marmo.
E la casa di Dio è abbellita da quadri di importanti pittori.
Il viatico di San Girolamo di Gio Battista Paggi, artista vissuto tra il ‘500 e il’600.
L’ascensione, l’attribuzione di questa opera è incerta, si ipotizza che l’autore sia Semino o Calvi.
E poi un dipinto firmato da un celebrato pittore, Luca Cambiaso, questa è il suo suggestivo presepe.
Ed è ancora suo questo dipinto, L’orazione nell’orto.
E ancora, splendente di luce è l’Annunciazione di Francesco Zignago.
E nella chiesa di San Francesco trovate ancora un nome famoso tra i pittori di Liguria, prolifico artista del ‘600, questo quadro ritrae La lavanda dei piedi ed è nato dall’ingegno di Orazio De Ferrari.
E ancora, Ognissanti di Cesare Corte.
Mi sono limitata a citarvi alcune delle opere che troverete in questa chiesa cercando di ricreare per voi l’atmosfera di armonia e bellezza che vi si respira, i tesori di questa basilica sono tutti da ammirare.
La luce rischiara l’altare e la Madonna del Miracolo, ai suoi piedi gli ex voto dei numerosi fedeli.
Suggestiva e particolare è la cappella dedicata a San Francesco Da Paola, è una raffinata opera settecentesca di Francesco Schiaffino, un tripudio di marmi raffinati e preziosi.
E non si può che soffermarsi ad ammirare i dettagli.
E là, nella sua benevola semplicità, il Santo che protegge la gente di mare, circondato da piccoli angioletti paffuti.
Guardate per terra, mentre siete in questa chiesa, si cammina sul passato degli uomini e su ciò che resta della dimensione terrena di vite ormai lontane.
E soffermatevi ad guardare l’altare.
Alle sue spalle troverete un’opera lignea lasciataci da uno stimato e famoso scultore ligure, le sue opere sono presenti in diverse chiese genovesi.
Questa è l’Assunta di Anton Maria Maragliano, artista del primo Settecento.
Una figura aggraziata avvolta in un manto lucente, la osservi e percepisci il senso del movimento grazie alla gestualità di questa effige della Madonnna e a quei piccoli angeli che si librano intorno a Lei.
Una bellezza che non siamo più capaci di creare, quando vedo certe opere del passato mi ritrovo spesso a fare simili considerazioni.
La visita a San Francesco da Paola non è ancora terminata, ci torneremo insieme per scoprire altre sorprendenti meraviglie.
Ad esempio, cosa celerà questo antico marmo?
E’ uno dei mistici segreti di questa bella chiesa.
Posta su un colle arioso, domina tutta la città e svetta nel cielo turchese di Genova.
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Buona domenica e buon inizio di febbraio, grazie di cuore Rosa.
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Quanti tesori racchiude questa basilica! Splendida veramente. Sarà un piacere continuare questa visita con te. Quali altre meraviglie e quali segreti ci verranno svelati dalle tue foto e dalle tue parole? Non vedo l’ ora di tornarci.
Grazie Miss ☺
Hai visto che meraviglia Anna? Sono contenta di potervela raccontare e che tu abbia apprezzato.
Grazie a te, un abbraccio!
I conventi sorgono spesso in posti bellissimi. Io preferisco il Romanico a questa opulenza, ma certo impressionava i fedeli
L’opulenza è lo stile del tempo, certo è che qui si trovano quadri che sarebbero degni di stare in un museo, cosa che accade spesso quando si parla delle chiese d’Italia, siamo noi ad esserci abituati e quindi lo diamo quasi per scontato.
Grazie Katia, buon pomeriggio.
È vero, sono tesori d’arte. Ad agosto qui a Modena hanno rubato un Guercino dalla chiesa di San Vincenzo (incustodito, no comment).
Oh caspita, ora che me lo dici mi ricordo di aver sentito la notizia, da rabbrividire.
Già. Questo per dire che le nostre chiese conservano un patrimonio incredibile e spesso non ci facciamo nemmeno caso
Verissimo, siamo abituati alla bellezza!
Ma che bel Post che hai realizzato,Miss è meglio che visitare il Louvre……ma che sito magnifico,artistico,pieno di capolavori bellissimi,ma sopratutto altamente spirituale, che il Santo te ne renda merito! Ogni foto è un capolavoro bravissima,che peccato non esserci mai stato,ma anche grazie a Te,è una bella esperienza con il tuo Post!!!Ciao un caro Saluto!:)
Grazie carissimo!
Questa chiesa è davvero ricca di veri capolavori e non ho potuto fare a meno di dar loro il dovuto risalto, spero che questo articolo susciti il desiderio di visitarla, lo merita davvero.
E non ho ancora finito!
Un abbraccio grande a te e buona domenica.
sai cos’è ciò che mi colpisce di più, di San Francesco da Paola? Il mare che si vede da lassù, il mare a cui venivano rivolte preghiere, da chi restava e lo guardava, da chi lo attraversava. Il mare, Genova dall’alto, sempre piena delle sue magie.
Quel mare che dà la vita, dava la vita. Quel mare che può anche non perdonare.
So che magari sono andata……FUORI TEMA! E’ una mia caratteristica.Ma San Francesco da Paola mi fa pensare a questo! Un abbraccio e buona domenica Emanuela
No, non sei andata fuori tema Emanuela, il panorama da lassù è semplicemente incantevole, si vede Genova e il suo porto, la sua vita.
Un abbraccio a te cara, passa una bella domenica!
Il tuo post mi invoglia a visitare questa chiesa per ammirare dal vero i tesori che ci hai mostrato con parole e foto. Grazie MIa Cara Miss!
Orietta, ne sono davvero felice!
E se capiterai lì in un giorno dal cielo terso oltre alle opere d’arte potrai ammirare anche il magnifico panorama che si vede da lassù.
Grazie a te Orietta, buona giornata,
Bellissima anche questa visita guidata, cara Miss Fletcher. E poi vedere quel cielo terso, azzurro su cui svetta la bellissima chiesa…pare impossibile con il grigio uggioso e nevischio che c’è ora qui.
Buona domenica
Susanna
Quando il cielo è azzurro così Genova è bellissima, oggi noi abbiamo avuto una splendida giornata ma pare che arrivi la neve anche qui!
Staremo a vedere cara, grazie di avere apprezzato il mio articolo, ne sono felice.
Un bacio Susa, buona serata!
Anche io come Katia preferisco uno stile meno opulento Infatti mi hanno conquistato i resti dell’antica chiesa, ma al di là di preferenze personali qui è tutto da guardare e da godere. Buona giornata, carissima!
Quelle chiavi di volta sono suggestive e hanno colpito anche me, la vecchia chiesa doveva essere indubbiamente affascinante.
Buona serata a te carissima, grazie!
Mi fai scoprire luoghi stupendi ogni volta!
Grazie Elena, un bacione a te!
Un ritorno alla mia infanzia piacevolissimo, grazie Miss! Foto e racconto strepitosi!
Grazie a te Anna Maria, è una chiesa meravigliosa e le dedico tutto lo spazio che merita!
Buona serata cara!
Grazie cara Miss. Bellissimo! In attesa della terza puntata!!! e poi tornerò a visitare questo Santuario più conscia delle sue bellezze. Buona settimana e buona notte.
Grazie a te Renata, sono molto contenta di questo entusiasmo, per me è un privilegio poter scrivere di questi tesori genovesi.
Buonanotte a te cara!
Non è proprio il mio stile preferito, ma penso che valga la pena una se non più visite da tutto quello che c’è da vedere e respirare. Quello che mi ha fatto sorridere sono i duecentocinquanta passi che dividono il convento dalla città. Da bambina misuravo tutto in passi e naturalmente ce n’erano di varie specie ovvero da formica, da elefante, da gambero… Un po’ più grandicella i passi si sono normalizzati. Buona settimana
Bella questa abitudine di misurare tutto in passi, io proprio non l’ho mai fatto e la tua fantasia di bambina ha generato un bel gioco!
Grazie Monica, buona giornata a te!
eh ma eri dalle mie partiiiiii…… io abbino questa Basilica all’inserimento dell’asilo di Pietro perché ogni mattina che lo lasciavo, con il cuore in tumulto, venivo qui ad accendere una candelina che tutto andasse bene… forse dovrei anch’io donare un ex.voto 😉
Sì cara, sono venuta più di una volta e tornerò ancora, era da tanto che volevo scrivere un post su questa chiesa, uno però non basta, è talmente ricca di tesori!
Un bacione Francesca!
Confesso che anche a me piace di più il romanico, ma sicuramente è una chiesa da visitare.Ci hai invogliati tutti, con le parole e le foto.. Grazie.
Grazie a te, è davvero una chiesa interessante e ricca di bei quadri!
Buona serata Riyueren.
Per un’amante del romanico come me forse questa chiesa non è il massimo… scommetto però che la posizione, su un colle luminoso, non potrebbe fare altro che affascinarmi. E poi tutto ciò che è di Genova ha un valore aggiunto 😉
Vista meravigliosa da lassù mia cara, ho in serbo una sopresa che spero di mostrarvi presto!
Bacioni Tiptoe, buona giornata!
Ci vado! Dove è?
Buongiorno Carlo! Devi andare il Largo San Francesco da Paola, scendi al capolinea del 35 e la Basilica è a pochi passi da lì!
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Rileggendo ieri questo vecchio post, come mi succede spesso, mi è venuta voglia di fare la mia consueta pausa-pranzo-camminata fino a S. Francesco da Paola… Salendo da salita S. Rocco (e poco più in su in salita Granarolo) e discendendo da salita Gesù e Maria e giù giù in salita S. Francesco da Paola fino a Fassolo, oltre ad ammirare la bellezza di un luogo e una vista stupendi – non fosse per le brutture moderne – mi sono imbattuto in un paio di creuze dai nomi assai curiosi, Via della Giuseppina e Salita della Bella Giovanna… si sa nulla dei motivi di questa curiosa toponomastica?
Mi riprometto di scrivere ancora di quelle zone, Ricky,voglio farlo un pezzo e da lassù c’è davvero una vista stupenda.
Miss, hai un modo di raccontare quel che presenti, che oltre a far venir voglia di andarlo a vedere di persona, fa pure venir voglia di essere nati a Genova…
Grazie di cuore Sergio!
Buongiorno, Miss Fletcher,
mi sono imbattuto in questo tuo bellissimo blog. Complimenti. In famiglia si è sempre detto che un nostro antenato di nome Francesco o Giovanni Millelire è sepolto nella Basilica San Francesco Da Paola. Se ti capita di passarci mi farebbe immenso piacere avere qualche notizia. Grazie
Buongiorno Luigi, benvenuto su queste pagine. Dunque, entrando al San Francesco da Paola, prima dell’ingresso nella Basilica, a fianco del portone c’è appeso un quadro che contiene un elenco scritto a mano non so in che anni dal titolo Lapidi che esistono nel Santuario.
In questa lista di nomi è citato un certo Antonio Millelire deceduto nel 1839, io però non ho fotografie della sua lapide, se dovesse capitarmi di passarci lo cercherò sicuramente! Grazie a lei delle belle parole e buon pomeriggio.
Grazie molte, si è proprio Antonio, ero io ad aver confuso il nome. D’altra parte erano tutti ufficiali della marina Sardo Piemontese.
Un saluto.