Vi porto ancora al Santuario di San Francesco da Paola, la chiesa che si affaccia sul mare voluta dal Santo che venne da lontano.
Vi ho già narrato la storia di Francesco e della sua profezia per Genova, potete leggerla qui e qui potete ammirare le molte ricchezze della chiesa a lui dedicata.
E là, sulle alture, si può anche camminare nella splendida quiete del chiostro dove troverete una statua che ritrae lui, il Santo venuto da Paola.
E c’è un spazio verde raccolto e silenzioso, la mia visita è stata allietata da allegri uccellini cinguettanti.
Il cielo azzurro, il campanile, la semplice bellezza di un luogo antico.
E una statua di Maria, era gennaio e già iniziavano a sbocciare i fiori attorno a Lei.
Arriverete qui varcando questa porta.
E come potete notare è contornata da antichi affreschi dai colori vividi, la decorazione della loggia ebbe inizio nei primi anni del ‘600 e non si è completamente conservata, alcune opere sono andate perdute.
Si cammina nel silenzio.
E alzate gli occhi, sopra di voi ci sono ancora tracce dell’antico splendore.
E in una delle lunette vedrete l’affresco che ritrae Gesù e i discepoli di Emmaus, è opera di Lazzaro Tavarone.
Noterete anche degli stemmi, appartengono ai nobili di Genova che diedero il loro contributo a rendere bella e sfarzosa la basilica.
E questo è Ecce Homo, opera di uno dei membri della famiglia Calvi.
E tutto parla di San Francesco da Paola e del suo legame con il mare, egli è patrono delle Associazioni preposte alla cura della gente di mare, delle Società di Navigazione e dei Marittimi Italiani.
C’è un quadro con l’immagine di un francobollo in suo onore.
E ci sono diverse testimonianze di fede e devozione.
Un tratto della loggia ha conservato quegli antichi affreschi, le mani di abili artisti hanno lasciato la loro traccia e narra i miracoli e le vicende del cammino terreno di San Francesco da Paola.
Le vite dei santi hanno sempre tratti epici e avventurosi, si può osservare con gli occhi di un credente oppure soltanto con interesse artistico, di certo vi suggerisco una visita a questo chiostro, è una delle meraviglie nascoste di Genova.
Colori tenui e velati dal tempo, il Santo e i suoi gesti mistici, Francesco da Paola qui è ritratto mentre resuscita un morto sotto gli sguardi stupefatti degli astanti.
E ancora le vie misteriose della santità e certi eventi miracolosi.
Si narra che una volta San Francesco da Paola, immerso nelle sue preghiere, avesse scordato di accendere il fuoco sotto la pentola dei legumi destinata ai suoi confratelli.
E un episodio che in me suscita tenerezza, si dice che San Francesco con un suo miracolo abbia fatto ardere il fuoco e in pochissimo tempo il pasto per i frati fu pronto, eccolo San Francesco da Paola e il miracolo dei legumi.
E ancora, un evento che già vi ho narrato, il viaggio di San Francesco dalle coste della Calabria alla Sicilia.
Non aveva denari e il barcaiolo non volle essere caritatevole e traghettare lui e il suo confratello sull’isola senza essere pagato.
San Francesco però non si perse d’animo, diede la benedizione al mare e pose il suo mantello sull’acqua, lo legò al suo bastone come se fosse una vela e partì alla volta della sua meta.
Le vite dei santi hanno sempre tratti epici, l’esistenza di San Francesco da Paola è stata avventurosa e ricca di eventi, quando verrete a visitare la sua chiesa chiedete che vi venga mostrato il chiostro, sarà una piacevole e gradita sorpresa.
Io ancora non ho terminato di narrarvi le bellezze di questo luogo che merita davvero di essere messo in risalto.
Vi lascio qui, all’ombra degli alberi, mentre il mare luccica sotto i raggi del sole, davanti alla chiesa voluta dal Santo che venne da lontano.
Quando guardo questi affreschi sbiaditi dai secoli penso inevitabilmente a come dovevano essere appena eseguiti e mi piacerebbe avere la macchina del tempo per dare una sbirciatina 🙂 buon lunedì!
E hai pienamente ragione, piacerebbe anche a me poter vedere un luogo come questo al colmo del suo splendore.
Baci cara, buona giornata a te!
Incredibilmente avvincente e ricca di splendide foto, per me in particolare molto coinvolgente e commovente! ❤
Grazie di cuore, cara, questo chiostro è una meraviglia nascosta che merita certo una visita.
Buona giornata a te Annamaria.
Belli gli affreschi, suggestivi, anche se lo stile della chiesa non è dei miei preferiti
E’ un posto un po’speciale secondo me!
Ciao cara, grazie!
anche per me è un posto speciale. Il silenzio. la quiete. La sensazione di pace. Pensare a quanti marinai hanno alzato lo sguardo per cercare la loro chiesa, dal mare. Genova dall’alto.
Emanuela
Genova dall’alto è meravigliosa, tu lo sai.
Un abbraccio carissima, grazie, è una gioia sapere che amiamo gli stessi posti.
Come sai adoro gli affreschi e questo posto mi sembra incantevole dove poter passare qualche ora in silenzio, in contemplazione. Grazie come sempre
E’ un posto dall’atmosfera particolare, gli affreschi sono stati una vera sorpresa e ce ne sono anche altre in questo Santuario.
Grazie a te Londarmonica!
Sapevo qualcosa del legame di San Francesco da Paola e il mare ma non ricordavo bene. Ora mi è più chiaro. Grazie. Che bel luogo di pace Miss, sembrava di esserci leggendo il tuo post. Un bacione, buona serata.
Grazie Meg, mi fa piacere che tu abbia apprezzato.
Un patrimonio spirituale e culturale. Che “cerco”di difendere e diffondere da molti anni
E fai molto bene Rosanna, merita davvero grande risalto.
Benvenuta tra queste pagine e grazie di aver apprezzato il mio articolo!
Abito di fronte al Santuario da 36 anni e tutte le sere prima di chiudere le persiane mando un pensiero a S.Francesco. Alle 21 le campane del Santuario rintoccano per 5 minuti in ricordo dei caduti del mare e ogni sera riescono a commuovermi!
Anna cara, che cosa bella hai scritto, grazie di averla lasciata qui sul mio blog!
Buona serata a te!
Miss, tutto molto interessante… su google ho anche visto la relativa salita: stupenda la creuza alberata e stupenda la meta…
Oh sì, è un bel posto!
Sotto quegli affreschi sbiaditi ho seguito in un corso di inglese e più volte,noi ragazzi della parrocchia di san Rocco di Principe siamo stati ospiti dei frati per i ritiri spirituali.quasi tutti i frati erano sardi e solo un giovane confratello bergamasco che ogni tanto parlava nel suo dialetto pieno di h aspirate per contrastare quello tutto u dei suoi compagni,facendoci ridere.I maschi andavano a giocare a pallone nel campetto dei frati dove,nei giorni della festa si installava una pista di autoscontri,frequentatissima da tuttiCoi frati ogni venerdì santo si celebrava la via Crucis,alternando ai canti liturgici ,le strofe di Via della Croce di de André…..e Nell orto dei frati,ancora una decina di anni fa un amico di mio padre coltivava ed allevava conigli e galline…..miss,colpa tua,sei la mia macchina del tempo!
Eliana, ma quanti splendidi ricordi!
Grazie cara di averli scritti qui, ne sono felice.