Quando voglio vedere cielo azzurro, caruggi e panni stesi io so dove andare.
Nella zona del Molo, in Vico Bottai, c’è sempre un’allegra confusione di fili da stendere e se capiti da queste parti in una giornata limpida lo spettacolo incanta lo sguardo.
Eh, comunque sono indecisa, non so mai quale sia la prospettiva migliore per fotografare certe bellezze fatte di aria e di colore.
Ad andar per caruggi capitano cose belle.
Ad esempio, può succedere di trovarsi in cima a una scaletta a chiacchierare con una signora che abita da quelle parti.
E insomma, sì, una delle conversazioni che piacciono a me.
– Signora, sa che mi verrebbe da fotografare la sua finestra?
– La mia finestra?
– Eh sì, mi piacciono i panni stesi e poi quel giallo e quell’arancio con le persiane verdi…
– Faccia pure – dice lei – così poi continuo a stendere!
Mando un saluto alla signora ed ecco qua la finestra, che bellezza questi accostamenti!
Sai, in certi posti non mancano mai gli incontri interessanti.
E poi guarda, sul muro, luci ed ombre di caruggi e panni stesi.
E poi ancora, sali verso Vico delle Camelie.
E sai, certe salite sanno sempre rivestirsi di una luce nuova, Via di Santa Croce è uno dei luoghi di Genova che più amo, qui si può sentire la voce del vento.
E poi turchese e panni stesi in gradazione con la facciata, un vero tocco d’artista.
E ancora ombra e sfumature polverose.
E poi calore e colori in Salita della Seta.
E là, in certi luoghi, ci sono magie che magari non sappiamo vedere, basta alzare lo sguardo per coglierle.
In Vico dietro il Coro di San Cosimo c’è una lampada che pare stare proprio là, al centro dei ritagli di cielo.
Sono incantevoli le geometrie di Genova, sono sempre nuove e stupefacenti.
Imbocco San Bernardo ma prima fermo ancora e mi siedo su muretto davanti a quel negozio di frutta e verdura che è una vera poesia.
E alzo gli occhi, ancora.
E poi, tornando a casa, rifletto.
Penso che davvero non saprei dire quale sia la prospettiva perfetta per certi panni stesi in Vico Bottai.
No, proprio non saprei.
Mi toccherà tornarci, questo è sicuro.
Miss, anch’io non saprei dire quale sia la prospettiva perfetta per certi panni stesi in Vico Bottai… ma sono sicuro che tu sei brava e la prossima volta la troverai…
Ci tornerò, ogni volta è uno spettacolo diverso e in questo caso ho pubblicato tutte queste foto, meritavano secondo me.
Buon sabato Sergio, grazie!
L’incrocio a croce tra i fili di panni mi mancava 😀
Meraviglia, eh!
Si, Miss Fletcher, assoluta magia delle piccole cose.
Incanto!
Tra tutte le ardite prospettive di palazzi e di cielo mi è sorta la curiosità di sapere perché si chiama Vico della seta.Lei certamente lo sa chissa’ se può dirmelo.Buona passeggiata.Nicla
Quel vicoletto mi piace un sacco, cara Nicla, ho dedicato un post a Salita Della Seta, è l’angolo dei caruggi dedicato agli antichi setieri.
Ecco qui l’articolo
https://dearmissfletcher.wordpress.com/2012/06/17/salita-della-seta-la-memoria-di-un-antico-mestiere/
Grazie infinite e buona giornata a lei!
Devi tornarci,è certo!
Panni colorati, vento,cielo azzurro e sempre, sempre, naso all’insù!
W la cervicale……ma ne vale la pena!
Emanuela
Ah sì, che splendore, l’altro giorno c’era questo cielo terso e così mi sono fatta un giro nei caruggi e ho scattato queste foto.
Buona giornata cara, grazie.
Miss, è certo che tu sai guardare la nostra Zena con occhi diversi dagli altri……nelle tue parole e foto si manifesta sempre l’amore che hai per Genova. Un caro saluto.
Grazie cara Orietta, come sempre mi hai scritto parole bellissime!
Un caro saluto a te.
Vele al vento colorate nell’azzurro del cielo! Le bellezze dei caruggi, che tu sai rendere a meraviglia! Ci vuole cuore per vedere e tu ce l’ hai. Ciao cara Miss.
Grazie Anna, sei proprio cara! Merito di questo bellissimo cielo e di una luce fantastica!
Buona giornata a te.
Mi piacciono moltissimo questi scorci, luci, ombre, cieli … E panni stesi
E pure a me, lo sai cara! Grazie, un bacione!
Miss, ho letto anche i lunghi “rimandi” di questo post… “Via di Santa Croce e il respiro del vento” (con il commento toccante di Alida) – “I Fruttarelli di Via San Bernardo” (col portale degno della dea Pomona) – “Salita della Seta” – ” Le sfumature di Scalinata del Labirinto” (dove Pani chiede del Minotauro… e sul filo d’Arianna penso che i residenti ci avrebbero steso i panni… e Pani è fortunato ad avere una “n” sola!) – “Compleanno del Blog, due anni con voi!”… naturalmente, tutta roba bellissima, sia per i testi che per le foto!… a proposito, sei riuscita a portare Alida al muretto dei suoi sette anni?…
Grazie Sergio di aver viaggiato tra i miei post! Il commento di Alida lo ricordo bene anch’io, uno dei più commoventi che ci siano su questo blog! E non siamo state insieme su quel muretto, spero che un giorno ripassi da queste parti e mi faccia sapere, sarebbe una bella cosa.
Buona serata Sergio!
Quelle x disegnate nel cielo con i fili sono una poesia… tu direi che non soffri di torcicollo e cervicale, eh?! 😀 Bacioni
No, io no, starei a guardarle un sacco di tempo ❤ Bacioni cara, grazie!
Peccato, come tu Miss hai saputo dipingere perfettamente in un altro Articolo, abbiamo demolito il quartiere Madre di Dio. come si vede dalle foto storiche era un florilegio di panni stesi….sotto la cornice del ponte di Carignano e poi le leggende di Vico dei Librai, la casa di Paganini in passo della Gatamora e il dedalo di Vicoli tipico del centro storico..tutto spianato dalle ruspe in modo indegno 😦
Davvero, che perdita quella parte di Genova, doveva essere pura bellezza con tutto lo spirito vero di questa città.
Grazie Walter, buona giornata.
Voglio vivere a Genova!!
Buona domenica di caruggi 🙂
E trasferisciti, no 🙂 ? Un bacione cara, buona domenica!
Cielo azzurro + vento teso = panni che sventolano candidi e freschi di bucato.
Un abbraccio cara amica
Susanna
Per me la perfezione, cara, la trovo così spesso in questi caruggi!
Un bacione a te!
Genova che meraviglia! Grazie Miss per come le rendi merito!
Grazie Gemma, è proprio una meraviglia la nostra Zena!
Coun a scusa di lenseu e sciugamœn destexi ti ne fæ vedde di caruggi che a seu bellessa e stoia a ne fà moui de felisitæ coun un cë den çeleste da sbraggiou….signoria Miss👏😉
Pino, ma grazie! La meraviglia eh, i caruggi così!
Miss, la mirabile foto con quella specie di “soffitto” viola appeso ad asciugare
trasversalmente al Vico Bottai, mi fa pensare che i caruggi li abbiano progettati stretti, proprio perchè i fili da muro a muro su cui, poi, stendere i panni, risultassero più corti…
I miei caruggi sono lo scenario perfetto per i panni stesi, caro Sergio, uno di quegli spettacoli di cui non ci si stanca mai!
Non esiste una prospettiva perfetta.. esiste la bellezza di ogni sguardo che rendi benissimo on ogni immagine! Molto belle le fotografie!!!
Grazie infinite Domenico, detto da te è un vero onore!