Tutti i buongustai di Genova conoscono questo splendido negozio di gastronomia ai Macelli di Soziglia, De Micheli è una vera e propria istituzione e la sua vetrina parla da sola.
Cima, cappon magro e delizie di ogni genere da portare in tavola.
E tuttavia la dimenticanza ha posto il suo velo su un fatterello di cronaca avvenuto molti anni fa, ne diede notizia il più celebre giornale cittadino, “Il Secolo XIX”, questa vicenda creò un certo trambusto nei caruggi circostanti, state un po’ a sentire cosa accadde.
Dunque, si era sul finire dell’Ottocento e in Soziglia faceva i suoi affari un pizzicagnolo di nome Giuseppe De Micheli.
All’epoca il suo negozio si trovava in questo punto di Via dei Macelli dove ora ha sede la Bottega dello Stoccafisso.
Nell’anno 1900 aprì invece i battenti la bottega che tutti conosciamo dove si acquistano squisite prelibatezze.
Torniamo alle vicende ottocentesche e a quel giorno in cui da De Micheli capitarono tre malfattori: uno di essi gettò uno sguardo fulmineo al negozio, c’era da farsi venire l‘acquolina in bocca!
D’improvviso costui afferrò un grosso pezzo di ottimo stracchino e tenendolo stretto si diede alla fuga giù per i caruggi seguito dai suoi compari.
Il De Micheli però era un baldo giovane di 36 anni e con atletica prestanza si lanciò all’inseguimento, una volta giunto in Via Luccoli riuscì ad acciuffare uno dei ladruncoli.
E insomma, le cronache raccontano che si mise a dargliele di santa ragione, ecco.
Il fato però è sempre in agguato, in questo caso ha il volto e il nome di un certo Federico il quale, uscendo dalla sua casa di Via Luccoli, rimase stupefatto nel vedere l’insolita scena.
Un’aggressione! – pensò tra sé e sé – Povero ragazzo!
Non ebbe esitazioni e con pronta solerzia si gettò sul De Micheli allontanandolo dal ladro e fu così che questi riuscì a sfuggire alle ire del pizzicagnolo dandosi alla macchia nel labirinto dei vicoli.
Il Signor Federico, una volta saputa la verità, scrive il cronista del Secolo, porse sentite scuse al De Micheli.
E lo stracchino? Ah già, quello!
Colui che lo aveva sottratto se ne era rapidamente liberato gettandolo a terra, l’ambito pezzo di formaggio cremoso venne sistemato al sicuro, nell’ufficio delle guardie.
Cose che succedevano a Genova, sul finire di un altro secolo.
Ai Macelli di Soziglia c’è ancora l’attività della famiglia De Micheli ed è uno dei fiori all’occhiello dei nostri caruggi.
Ci trovate tante cose buone, oltre ai salumi e ai formaggi qui si vendono vere specialità gastronomiche, dalle frittelle di baccalà all’insalata di mare.
Acciughe fritte? Ci sono!
Acciughe marinate? Eh già, ci sono anche quelle!
Non mancano certe sfiziose bontà.
E troverete stoccafisso alla genovese in abbondanza.
E il budino, certo!
Un negozio dalla lunghissima storia, un’attività che ha ricevuto diversi riconoscimenti ed è inclusa tra le botteghe storiche di Genova.
Un’impresa di famiglia portata avanti con grande amore per il proprio lavoro e con senso di appartenenza ad un luogo adorato dai genovesi, i Macelli di Soziglia sono meta prediletta di molti di noi e botteghe come questa rappresentano la nostra identità e le nostre tradizioni.
Cose buone di Genova sulle nostre tavole, le prepara per noi da più di cento anni la Gastronomia De Micheli.
Caruggi amatissimi, dove è semplicemente bello camminare, osservare e sentirsi a casa.
Scostando la tenda del negozio di De Micheli davanti a voi vedrete una splendida edicola.
È in questi contrasti l’anima vera della città, quella sua essenza che da secoli risiede nelle meravigliose angustie dei suoi vicoli.
Un giorno, tanto tempo fa, in questi posti capitò un fatto increscioso: un pezzo di stracchino, tre ladruncoli, una fuga precipitosa nei caruggi.
Cose che accaddero a Genova in un altro secolo, nel cuore della città vecchia.
Quelle tendine alla porta di ingresso è da una vita che non mi capita di vederle, mi ricordano le mie vacanze da bambina, a Milano non si usavano. Buon lunedì cara!
Davvero? Si scopre sempre qualcosa, ho sempre pensato che quelle tendine fossero in uso da tutte le parti.
Buongiorno a te cara, grazie!
Io non me le ricordo, le associo alle vacanze nei luoghi di mare e montagna ma potrei sbagliarmi. In ogni caso se si usavano parliamo di decenni fa, ora non se ne vede più una.
Anche qui erano più frequenti in passato, questo è vero!
Cara Miss Fletcher, giorno dopo giorno i tuoi post mi scaldano il cuore e mi fanno cooscere meglio la tua splendida città. Giovedì parto finalmente per la mia vacanza annuale e quest’anno farò un salto da De Micheli e mi lascio tentare dalle sue prelibatezze – promesso. Un cordiale saluto teutonico 🙂
Sabine, mi hai scritto un commento meraviglioso, grazie davvero di cuore.
Buone vacanze allora, ti auguro di goderti la bellezza dei caruggi di Genova, un caro saluto a te!
Proprio stamattina ero a Soziglia!
Uno dei caruggi più belli di Zena!
Concordo 🙂
Ciao Miss!! I ladruncoli pazzi per lo stracchino..! chissà, bello confezionato, era la cosa più comoda da prendere, un bel grilletto di trippe..già più complicato! E il baldo Sig. Federico?? Ahahahhh! Vicende di caruggi…. Baci grazie, raf
Lo stracchino! Storie di caruggi che nmeritano di essere raccontate, poi questo negozio è un trionfo di bontà!
Buona giornata Raf, un grande abbraccio!
Cara Miss Fletcher, nessuno sa raccontare come te, con il tuo calore e la tua freschezza, i nostri caruggi. Grazie!
Grazie carissima, sei sempre generosa!
Un grande abbraccio, Caterina.
Magnifico Miss e divertente…che invece ricevere aiuto per bloccare il mariuolo il De Micheli….ha perso il malfattore…e tutto per un pezzo di stracchino…cmq é veramente una grande bottega che onora Zena e le sue specialità gastronomiche e tu ce l’hai descritta in maniera grandiosa…grazie un abbraccio!!!
Una grande vegia bottega da non perdere nei nostri caruggi, aver scoperto questo aneddoto mi ha permesso di raccontarla in modo insolito.
Per un pezzo di stracchino, esatto, ma ti immagini la scena dell’inseguimento?
Un abbraccio Pino, grazie e buona giornata a te!
Oh Signur…se meritano una medaglia d’oro i Signori De Micheli, solo solo per la grazia di Dio che propongono e che ci mostri, cara Miss.
Un abbraccio e buon inizio di settimana
Susanna
Hai visto che trionfo, cara? Un abbraccio a te Susanna, buona giornata!
Miss, la Madonna e il suo Bimbo, come pure i telamoni o le cariatidi, sembrerebbero ben pasciuti… sospetto che quando nessuno vede, un salto da De Micheli se lo fanno…
Sergio, sei incredibile 🙂
Può darsi che tu abbia ragione pero, chissà…
Buona giornata a te e grazie!
ci voleva “facciano”, però…
…e siccome sono in ufficio e non ho pranzato…….mi perdo nelle frittelle di baccalà e nelle acciughe preparate in qualsiasi maniera, non ho preferenze!!!!!
Emanuela
Ecco lì! Grande Emanuela, ti mando un abbraccio cara, buona giornata a te.
Ma solo tu riesci a scovare queste storie, tra il drammatico e lo spassoso. Poi anche se è passata mezzanotte uno spuntino me lo farei volentieri
Una storia notevole, potevo non scriverla? Figuriamoci!
DOVEVI Scriverla
Grazie Miss per questa nuova storia 🙂
Grazie a te cara, buona giornata!
Bellissima storia, ne ho una più recente. Nel 2010 il mio discolo figlio che allora aveva tre anni, è scappato alla sua tata a Portello, ma trovatosi in difficoltà ha ragionato e si è rifugiato dal Sig. De Micheli, che conosceva bene, perchè tiene sempre un sacco di caramelle per i bimbi degli avventori. Dopo 10 minuti di disperata ricerca, ho avuto un’illuminazione sono corsa lì e l’ho trovato che chiacchierava amabilmente con il Sig. Giampaolo…Per me oltre che un rosticcere d’eccezione, sarà sempre colui che ha salvato il mio bambino 🙂
Haha, che mito il tuo bambino, è andato nel posto giusto, certo che a 3 anni scappar dalla tata, una piccola peste!
Grazie di aver raccontato questo episodio, Marta, benvenuta su queste pagine e buona serata a te!
Che bella la foto della Madonnina dei macellai!mi ricordo di quando tutti i macellai di Genova,tra cui mio papà,fecero la sottoscrizione per finanziarne il restauro.Da allora la sento un pochino più mia…
Che bella cosa Eliana!