È un tratto distintivo dei genovesi, molti si distinguono per un certo naturale riserbo e una spontanea tendenza a non mettersi in mostra.
Alcuni ne fanno proprio uno stile di vita e forse è il caso del nostro protagonista di oggi.
Non visse in tempi facili, ogni epoca passata presentava difficoltà che nei nostri anni non sappiamo nemmeno immaginare: era più fragile la vita, era più difficile difenderla.
Nel mio girovagare per caruggi diverso tempo fa trovai la memoria anonima di quest’uomo del passato, non si conosce il suo nome e sebbene abbia tentato di scoprirlo non ho trovato traccia del suo operato.
Se volete vedere il suo volto dovrete salire in Vico Casana.
Fermatevi al numero 9, dove la luce regala questo gioco di riflessi su queste finestre.
Sulla scala c’è il ricordo di lui, è un busto che ritrae un compito gentiluomo.
E come recita la lapide fu lui stesso a voler rimanere sconosciuto ai posteri.
Tra il resto le parole a lui dedicate non lasciano neppure trasparire in quale maniera egli abbia onorato la Liguria.
Era un nobile?
O forse era un ricco borghese proprietario di immense fortune?
Era uno studioso, un uomo di scienza, era un medico che prestava gratuitamente la sua opera ai meno fortunati?
E cosa fu a colpirlo, cosa gli fece aprire il suo cuore o forse i cordoni della sua borsa?
Avrà veduto certi volti, avrà incontrato certi dolori: una giovinetta senza futuro, una giovane madre disperata, un bambino affamato e piangente, un miserabile senza più speranze.
E si sarà reso, in qualche maniera, portatore di conforto e di sollievo.
Ci sono persone così, al mondo.
Donano gioia senza volere nulla in cambio, regalano sorrisi e aiuti concreti.
Lui è uno di questi, lui volle rimanere anonimo.
Resta a noi la sua effigie, nella fierezza dello sguardo di un uomo generoso.
Chissà… magari prima o poi inciamperai in una notiziola che ti illuminerà sulla sua identità e sulle sue gesta, a te non sfugge nulla e sei maestra in questo tipo di mosaici. Bacioni
Chissà, cara, da una parte ho anche pensato che sia giusto mantenere il suo anonimato, seguendo così i suoi desideri.
Un bacione Viv, grazie.
A TU saprai… 😉
❤
Miss, intriga non poco, questo Innominato… il fatto che il busto si trovi all’interno di un palazzo può far sospettare che vi abitasse?
Chissà! Conosco da diverso tempo il busto ma della persona non ho mai scoperto nulla, da una parte mi sembra quasi più bello che resti avvolto nel mistero.
Buona giornata Sergio, grazie.
Molto, molto genovese quella richiesta di anonimato, e molto nobile
Vero? Anch’io ho fatto subito questo pensiero!
Un mistero nel mistero. Chi è e cosa ha fatto? Spero che tu lo scopra e ce lo faccia sapere
Veramente un mistero, cara!
Un vero mistero. Sono certa che rimarrà tale per poco. Oh ma noi abbiamo Miss Fletcher, nè?
Un abbraccio Susanna
Mi piace questo fatto, tutti confidate nelle mie capacità ❤ Un bacione Susanna, grazie!
più leggo il tuo blog e più mi accorgo di non aver mai fatto caso a moltissimi particolari della nostra bellissima città. (:-)) Grazie per mostrarceli ogni volta. (:-))
Buona giornata.
Grazie Max, sei gentile! Buona giornata a te!