Sono due amiche, due ragazze semplici.
Pazienti, tranquille, non hanno mai dato preoccupazioni in casa, io ne sarei quasi certa.
Sono due amiche, sono state ritratte insieme.
Una delle due porta scarpe chiuse da un bottoncino, l’altra invece le ha con i lacci e se non fosse per l’opacità del bianco e nero e per il contesto potrebbero quasi sembrare calzature moderne.
Le ragazze si dilettano con il punto intaglio, sono abilissime con ago e filo, dalle loro dita svelte sono uscite candide tovaglie e cose belle da tenere da conto.
Le ragazze si occupano dei loro fratelli, sono affabili e docili, dei veri tesori di casa.
Ognuna tiene un profumato mazzolino di fiori tra le mani.
E sono roselline e forse non ti scordar di me.
Dietro alla foto che le ritrae una calligrafia ordinata ha scritto i loro nomi: Pina e Maria.
E poi, un’altra scrittura infantile e tondeggiante ne ha scritti due diversi: Vanda e Pina.
Nulla di sofisticato, in ogni caso, le ragazze sono semplici come quei boccioli che tengono in grembo, accennano appena un sorriso, hanno questi sguardi puliti.
E avrete fatto caso anche voi che certi tratti sembrano ripetersi nelle immagini del passato, a volte sembra di scorgere delle somiglianze.
Lei ha una fisionomia che mi è in qualche modo familiare, mi ricorda vagamente una delle mie bisnonne, porta una collanina, il suo abito ha un ampio colletto chiaro e ci sono ancora fiori appuntati sul suo petto.
Volti del passato, non li vediamo solo nelle vecchie fotografie.
Camminando per la città vi ponete mai domande sugli sguardi che vi osservano mentre percorrete certe strade?
Gli occhi grandi, il naso sottile, le labbra carnose, chi è questa fanciulla effigiata su un palazzo di Corso Firenze?
Eh, non so davvero dirvelo!
E poi lei.
Lei sì, lei avrebbe potuto essere la modella di uno scultore o di un pittore.
Così semplicemente bella, con quei lineamenti dolci e regolari, mi rammenta certe creature dipinte da Waterhouse, ad esempio osservate qui questo celebre dipinto.
Diafana, delicata, una fanciulla di un altro tempo.
Sono due giovani donne, due amiche.
E non so nulla di loro, come sempre io provo soltanto a immaginare le loro vite.
Il tempo che è venuto avrà riservato loro gioie e dolori: mariti, figli e nipoti, sogni e perdite, lacrime e sorrisi.
E parole.
Ti ricordi?
Io e te.
Siamo cresciute insieme, io e te.
Ti ricordi come eravamo?
Tu che ci sei sempre stata, accanto a me.
Sono sempre affascinanti queste fotografir ib bianco e nero
Davvero, suggeriscono storie e nostalgie diverse!
Grazie Pupazzovi, buona giornata a te.
brava Miss… si chiami Pina o si chiami Maria, lo trovo sì un volto preraffaellita!
Vero, Sergio? I tratti del volto e la pettinatura mi fanno venire in mente proprio certi celebri quadri.
Infatti quando ho comprato questa foto dapprima sono rimasta un po’ perplessa, guardandola mi sono domandata: io e te dove ci siamo già viste, cara signorina di un altro secolo? Poi, pensandoci, mi è venuto in mente!
Grazie Sergio, buon pomeriggio!
È un ritratto bellissimo! Io ci vedo persino una certa qual aria di famiglia…magari anche sorelle. E comunque bellissime!
Sì, piace tanto anche a me, queste ragazze hanno un fascino speciale.
Ho immaginato che fossero amiche e non sorelle perché accanto ad uno dei nomi c’è anche un cognome e di conseguenza ho pensato che le due giovani non fossero parenti ma chissà! Sono bellissime, sì.
Un bacione a te Viv, grazie.
Credo che le somiglianze siano dovute all’acconciatura, alla moda, agli atteggiamenti dell’epoca, ma non escludo che ci sia qualche legame di sangue. MI piace molto questa foto
Eh sì, è l’insieme! E una accanto all’altra sono speciali, si vede che erano unite da un legame profondo, si vede che si volevano bene.
Un bacione Katia, grazie!
La ragazza col vestito bianco assomiglia in un modo incredibile a mia cugina….chissà!?!
Davvero? Oh caspita ❤
Bellezze antiche. Stupende!
Susanna
Grazie cara, un bacione a te!
Che belle, che vere bellezze senza trucco
Sì, lo sono davvero!
com’erano innocenti le ragazze di un tempo!! Solo guardando queste foto si vede proprio che appartengono ad un altro mondo, non parlo solo dei vestiti o delle acconciature, ma di quei volti acqua e sapone, di quelle espressioni femminili dove non si leggeva rancore, ma solo amore, per la vita, le amicizie, le piccole esperienze quotidiane.
Buon wek end, sempre più bello il tuo blog (:-))
Hanno una dolcezza speciale questi visi, è vero.
Grazie Massimo, buona giornata a te!