La pazienza dei pescatori forse non si può imparare, è una dote che risiede nell’animo di alcuni, è una virtù che appartiene a coloro che sanno parlare alla vastità del mare.
Quella loro pazienza è inesplicabile, per noi complessa come le reti adagiate a terra in attesa di essere gettate tra le onde.
Certi pescatori attendono il momento perfetto per sfiorare l’acqua.
Osservano, silenziosi e attenti.
Altri restano davanti al mare, aspettano di prendere il largo mentre la luce accarezza l’orizzonte.
I pescatori conoscono un ritmo lento, lo scandisce il frangersi dell’onda contro gli scogli, lo accompagna il canto dei gabbiani verso sera.
E sono solitari certi pescatori, reggono la canna, seguono i movimenti della loro lenza.
Attendono, senza alcuna fretta.
A volte, li vedi in lontananza, i pescatori.
Sul molo, ognuno ha la sua sfida da affrontare.
Certi restano ad osservarli, apparentemente per vedere se la pesca sarà fruttuosa in realtà forse cercano soltanto di carpire il segreto della pazienza dei pescatori.
Segreto nascosto e impenetrabile, ha tutti i colori di una passione e tutte le sfumature della vita vera.
Come se attorno non ci fosse nulla, come se il tempo non avesse importanza.
Quiete e calma, la lenta precisione di un gesto sapiente e antico.
E infinita pazienza, la pazienza bella del pescatore.
Che belle le foto con le reti…davvero una magia di colori! Quel tipo di pazienza è in via di estinzione 😉 Buona giornata 😘
Grazie cara, penso anch’io che sia una forma di pazienza per noi inconsueta.
Un bacione Viv, buona giornata!
Ciao Miss! È proprio vero quello che dici: per quanto mi riguarda nn ho mai visto un pescatore impaziente o frettoloso. E, volevo dirti ancora, che belle tonalità di colori e sfumature che hanno le reti che a noi paiono attorcigliate! Accostamenti di colori degni di una grande sartoria! Vero?? Baci Miss, raf
Anch’io amo le rete, ogni volta che le vedo non posso far altro che fotografarle, queste hanno colori bellissimi.
Un bacione cara, buona giornata a te!
P.S. Comunque il guanto in Corso Firenze è un capolavoro e mi fa sempre ridere!! . (tu poi li fai pensare e parlare ahahahh..) ciao raf
Hahaah, il guanto 🙂 Ho tenuto quella foto da parte, ero certa che prima o poi avrebbe trovato dei compagni di post e infatti così è stato!
Bacioni cara, grazie ancora.
Amo il loro mondo, il passeggiare sul molo tra le nasse, l’odore di salmastro e di pesce che si sente nei pressi dei pescherecci, tra le pozzanghere e i detriti della pesca, osservando il lavoro paziente, faticoso eppure sempre così calmo che li contraddistingue… starei delle ore ad osservare le loro barche, bellissime nonostante il caos che vi regna, con il legno corroso dal salmastro, con quel tocco vissuto che mi fa sognare una vita in mezzo al mare. Le tue foto descrivono appieno il senso di tutto ciò…
Un abbraccio 🙂
Cara, quando si parla del mare e della sua gente io e te abbiamo sempre lo stesso modo di sentire, lo so.
Grazie delle tue bellissime parole, ti mando un bacione!
La pazienza di chi si affida ai ritmi della natura, ormai quasi sempre dimenticati. Per me è affascinante vederli cucire le reti, fare e rifare lo stesso movimento mille volte, e sempre così preciso …
Sì, è proprio una questione di ritmi lenti e cadenzati, quanta bellezza in quel gesto che si ripete con cura e pazienza.
Miss, le reti da pesca ammucchiate su un molo sono sempre uno spettacolo… spettacolare è anche la pazienza nel rammendarle…
Sono d’accordo, grande ammirazione per quest’arte antica!
Impossibile immaginare un pescatore che non sia serafico, quasi un santone indiano, un asceta. La pesca di per sé implica tanta pazienza e tenacia, no Miss? “Il Vecchio e il mare” la dicono lunga 😉
E le tue foto sono meravigliose
Un baciotto Susanna
Grazie amica, i pescatori sono davvero così, speciali. Un abbraccio a te!
…ops…”la dice lunga”
Tanta pazienza davvero e non è il mio mestiere di certo. Hai colto dei bellissimi attimi Miss. Le foto delle reti poi trasportano in un mondo antico
Grazie Katia, ho una passione per le reti, le trovo sempre bellissime!
è dura la vita del pescatore, soprattutto di coloro che lo fanno per lavoro, trascorrendo moltissime ore in mare, spesso con scarsi profitti. Ma se è la passione a muoverli allora anche quelle fatiche, quelle notti in mare, diventano una forma d’amore.
Molto belli i tuoi scatti della nostra Genova (:-)) buona giornata!
Credo anch’io che sia una forma di amore, in qualche maniera.
Grazie Max, buona giornata!
La pazienza e la calma sono tutto! I pescatori la imparano da piccoli. Imparano a lasciarsi andare alla natura. Sarà lei che detta i parametri da seguire e loro, i pescatori flessibili si adeguano. Grazie cara Miss
Sì, dev’essere così cara Londarmonica.
Buona giornata a te!
Mi sono imbattuto in questo post per puro caso, da pescatore non posso fare altro che ringraziarti. Hai colto in pieno l’essenza della pesca.
Sono io a ringraziare te, è un onore leggere queste parole scritte da un vero pescatore.
Anche mio papà amava pescare e forse l’essenza della pesca l’ho imparata osservando lui.
Grazie davvero, buona serata.
Purtroppo per chi è estraneo al mondo della pesca tutto si riassume nel lanciare qualcosa in acqua e attendere sperando che accada qualcosa. In reauello che un pescatore fa (un vero appassionato)
Purtroppo ho postato per errore dallo smartphone. Molti credono che la pesca non sia altro che una lunga e noiosa attesa. In realtà nulla è casuale ed è tutto frutto di una serie di decisioni.La mente è impegnata ma libera dal superfluo, si è soli e nonostante il vento, il freddo, la pioggia o il sole di agosto riusciamo ad apprezzare ogni istante, anche dopo una battuta avida di catture non c’è sconforto. Considero la pesca come la cura ad ogni mio male. Buona serata!
Non c’è sconforto… è bellissimo!
Grazie a te, buona serata.
Purtroppo per chi è estraneo al mondo della pesca tutto si riassume nel lanciare qualcosa in acqua e attendere sperando che accada qualcosa. In realta un pescatore (un vero appassionato)si ritrova a dover affrontare una miriade di scelte e decisioni scavando nel proprio bagaglio culturale composto da studio ed esperienze. La mente è impegnata e sgombra dal superfluo, forse proprio per questo molti di noi tendono ad essere solitari. Nella pesca non esiste noia e non esiste sconforto. Posso affermare che la pesca mi ha dato molto, la considero quasi una cura ai miei mali. Chiedo scusa per il primo commento, digitando dallo smartphone ho avuto un piccolo intoppo! Buona serata a te.
Certo, la pesca è ben altro, non è soltanto lanciare la lenza in mezzo all’acqua e attendere che arrivino i pesci, hai perfettamente ragione.
E non bisogno di scusarsi per gli intoppi, ci mancherebbe.
Grazie ancora!