Accadde molto tempo fa, si era all’inizio di un nuovo secolo.
4 Febbraio 1900, questa è la data scritta con cura su una cartolina di Genova destinata ad una persona di nome Lina.
E chi era mai costei?
Eh, sarebbe tanto bello saperlo, in realtà ho solo due certezze: Lina era nubile in quanto ci si rivolge a lei chiamandola signorina e dall’indirizzo si evince che in quel momento si trovava a Siena.
E così la immagino giovane, carina, bionda e ambiziosa, non riesco a figurarmela diversamente.
Forse era originaria di questa città o magari l’aveva visitata come turista, anche lei aveva pigramente passeggiato davanti a Palazzo Ducale, facendosi ombra con il suo ombrellino.
Forse conservava un dolce ricordo, forse aveva infranto il cuore di un corteggiatore.
La piazza vi parrà identica a come la conosciamo, in effetti si può dire che non sia cambiata molto.
C’è il consueto andirivieni di gente, alcuni vanno di fretta, un papà tiene per mano il suo bambino.
E tuttavia osservate con attenzione, qualcosa è mutato: quei lampioni ai nostri giorni non ci sono più.
C’è un’altra luce a illuminare il Palazzo Ducale della Superba.
Noi però torniamo a lei, all’eroina di questa storia, lei resterà ammantata nel mistero del tempo distante in cui visse.
In questa cartolina un dettaglio ha catturato la mia attenzione: si tratta del messaggio scritto per la sua destinataria.
Curiosamente non c’è nessuna firma ma sicuramente Lina avrà capito subito chi era il mittente, solo lei potrebbe raccontarci tutto!
Forse la scrisse un innamorato respinto?
E cosa voleva dire con quelle frasi?
L’autore si riferisce a qualche evento specifico?
Io credo di sì, anche se non avremo mai modo di scoprirlo, ahimè!
Forse fu incontro fugace e l’esito non fu quello sperato.
O magari sto sbagliando tutto, sto solo cercando di venire a capo della questione!
Voi provate a immaginare Lina, tiene tra le mani questo cartoncino e legge queste parole tratte dai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni:
“…giacché è uno de’ vantaggi di questo mondo, quello di poter odiare e di essere odiati, senza conoscersi…
…il lupo non mangia la carne del lupo.”
Lei sorride e ricorda, forse senza nostalgia.
Forse.
Inconsueto testo per una cartolina inviata alla signorina di Siena, il suo significato rimarrà per noi un curioso enigma che non sapremo mai comprendere.
Era un messaggio per lei, una ragazza di nome Lina.
Ehm ehm… era la fine di un secolo vecchio, non l’inizio di uno nuovo… il XX secolo è iniziato il 1° gennaio 1901 🙂
Lo so, lo so… sono un “rumpibelin” 😉
Sei sempre il solito, Mauro, eh 🙂 Grazie per la precisazione!
i messaggi segreti tra innamorati o forse aspiranti tali, chissà. Condividere con qualcuno un segreto fatto di frasi è bellissimo
Veramente, Katia, difficile comprendere questo piccolo e affascinante mistero.
Miss, ad intuire che Lina fosse giovane, bionda e ambiziosa, ci sarei arrivato anch’io… in ogni modo, se le citazioni manzoniane servivano a mandarla al diavolo, il mittente non doveva essere un camallo…
In effetti hai ragione, Sergio, doveva avere una certa cultura.
Comunque sì, Lina era giovane e bionda, su questo non ci sono dubbi.
Chissà se almeno lei avrà capito il senso del messaggio… a volte nemmeno il destinatario ha le chiavi per comprendere e ci si illude di venir compresi scrivendo per enigmi che in realtà restano tali… un bacione!
Hai ragione, a volte certi messaggi sono troppo criptici ma credo che questo sia stato scritto per essere compreso.
Non lo sapremo mai, ach!
Un bacione a te cara, grazie.
Uhmm…innamorato respinto o linguaggio cifrato da intrigo internazionale??!
E chi lo sa, questa cartolina mi ha proprio incuriosita!
Frase ben sibillina in effetti, e neanche tanto dolce. Chissà che ha risposto Lina, senza nemmeno whatsapp 😉
E infatti, è proprio incomprensibile!
la frase è di Manzoni.. forse un riferimento a qualche fatto di cronaca dell’epoca?
Tutto può essere, però su una cartolina mi sembra strano.
Non lo sapremo mai, purtroppo.
Grazie Pier, buona serata a te.
ci fai respirare un profumo d’altri tempi con queste cartoline d’epoca, sembra davvero di tornare indietro nel tempo per riassaporare la genuinità del tempo, quell’amore che sovente nasceva per caso, ma era puro e limpido, molto diverso dall’amore fragile dei nostri tempi.
Buona giornata (:-))
Grazie Max, buona giornata a te!
Grazie!! Che bell’articolo! E io mi chiamo Lina, quindi mi è piaciuto due volte!
Uh, che bello! Grazie a te delle belle parole.