C’è sempre un posto dove poi le trovi, lasciate nell’attesa del loro legittimo proprietario.
Magari in cima a una di quelle discese che si gettano giù, verso la Maddalena.
Due biciclette, in quella breve frazione di tempo durante la quale la luce gioca con l’ombra e tu rimani ad osservare questa evanescenza labile, durano poco magie come questa.
E intanto i raggi del sole attraversano i raggi della ruota di una bicicletta di caruggi, in una mattina fredda e lucente, a Genova.
c’è sempre tanta poesia nelle tue immagini scritte e fotografate
Grazie di cuore!
Miss, anche nei quartieri dove il Sole del buon Dio non dà i suoi raggi possono esserci quelli di un circonferenza di gomma…
Proprio così, ce’era una luce incantevole.
Complimenti!!per girare in bici a Genova ci vuole un bel fiato!
Sono d’accordo!
Cara, tu riesci a vedere il bello ovunque… questo blog è un condensato di belle immagini e parole preziose 😘
Sei un tesoro Viv, ti mando un bacio!
una città difficile da vivere in bici, a differenza di molte città del nord dove esistono piste ciclabili e moltissimi le usano abitualmente anche per recarsi al lavoro.
Bellissimo lo scatto, molto originale.
Buon wek end (:-))
Hai ragione, non è proprio l’ideale per le bici ma ci sono comunque tanti ciclisti a Genova!
Buon weekend Max, grazie!
Anch’io commento come una rarità la bicicletta a Genova, e guarda un po’ chi ha saputo trovarla?
Poi i ciclisti di Zena pare che siano numerosissimi malgrado le salite impervie!