Mi capita spesso di camminare di fronte al mio mare, là dove approdano le barche dei pescatori.
E ancora ritorno, sempre.
E ritrovo le rete intrise di sale e a volte quella sedia vuota.
E poi, in certi altri giorni, qui ho veduto i custodi di una sapienza antica, a dire il vero in questi casi mi fermo sempre a guardare.
In silenzio, senza disturbare.
Mentre immagino le reti che sfiorano le rocce e catturano conchiglie aguzze, pesci guizzanti e alghe scivolose.
E poi sono mani abili e sapienti a riparare quelle reti.
Ed è un rito che possiede profonda saggezza e richiede pazienza e dedizione, amore e lentezza.
E tempo, tempo scandito dal rumore del mare.
E allora tu puoi soltanto restare a guardare mentre le reti scivolano piano tra quelle dita.
Miss, rammendare reti da pesca è indubbiamente un’arte antica che, secondo me, i pesci non vedono di buon occhio…
Ne sono sicura, caro Sergio!
Vedo che, anche se sei relegata in casa, le foto in esterno non ti mancano…
un bacione cara, la foto con le reti in primo piano ha un fascino tutto suo 😘
In effetti sì, cara, è così.
Un bacione Viv, buona giornata.
mi ha sempre affascinata vedere aggiustare le reti. Sa di antico, sa di vero, da di buono e sa di fatica
Di buono e di fatica, propeio così cara.
Un lavoro durissimo, quello del pescatore. Da esaltare e rispettare come hai fatto tu, cara amica Miss Fletcher
Un abbraccio Susanna
Grazie Susanna, un bacione!
E’ affascinante vedere con quanta maestria ricreano la trama. Un bellissimo intervento Miss 🙂
Grazie cara, buona serata!
I lavori del mare hanno un fascino unico, che ti chiama e ti chiede di fermarti e ammirare…
Buona serata, Miss 😊
Vero Tiptoe, è così.
Buona serata a te cara, grazie.
sono passato un sacco di volte anch’io davanti a quelle reti, ultimamente ho scattato anche delle bellissime foto al Porto Antico, sono già sul mio sito, presto ne parlerò anche nel blog (:-))
Buon wek end (:-))
Buon weekend a te.
quale abilità!
Davvero!