Con l’arrivo della bella stagione viene anche il tempo della spiaggia e dei tuffi nel mare blu, sono i giorni della villeggiatura in riva al mare.
E tutte le signore e signorine vogliono sfoggiare l’ultimo modello di costume da bagno ed essere alla moda, così accade in questa luminosa estate del 1909.
Ci si appresta a trascorrere ore deliziose al sole a Cornigliano o magari in quel di Sampierdarena, questo è il tempo degli ozi dorati.
E dove trovare il perfetto costume da bagno?
Ad esempio sul catalogo Frette edito nel mese di dicembre del 1908, su quelle pagine sono disponibili diversi modelli adatti a tutte le esigenze.
Alcuni costumi sono più semplici, altri più raffinati e leziosi, i prezzi variano e un costume per signora arriva a costare quasi 20 Lire!
I capi sono in cheviot di lana, immaginate un tuffo tra le onde con quel pastrano addosso, molti anni dopo una certa Miss Fletcher, sfogliando il catalogo Frette di sua proprietà, si domanderà come caspita sia possibile pensare di andare al mare vestite in quella maniera lì.
E molto tempo dopo si dirà anche che i colori chiari sono perfetti per stare freschi mentre invece le tinte scure trattengono il calore.
Tutto ciò pare non avere importanza per le intrepide bagnanti del 1909, i loro costumi sono disponibili in due colori: blu o nero, le bordature sono sempre bianche.
E lo stesso vale per i modelli da bambino, in questo caso però il costume è in maglia di cotone e chiaramente concede maggior libertà di movimento.
E dunque si rinnova il guardaroba per le giornate al mare, d’altra parte in quest’estate ruggente di inizio secolo lo stile ha la sua valenza.
E l’umore è gioioso e ottimista, si guarda al futuro con trepidazione, è lo spirito del tempo e di questa nuova epoca.
Li immaginate certi provetti nuotatori pronti a fare acrobazie dal trampolino?
Sul famoso catalogo ci sono anche i costumi da uomo in maglia di cotone oppure in lana, sono blu o neri, uno dei due modelli ha una filettatura di rosso vivace.
C’è anche da dire che il costume da uomo è molto meno costoso di quello da donna, al massimo si spendono 8 Lire, c’è una bella differenza!
E quindi eccoci pronti per la spiaggia, con un modello all’ultimo grido come si conviene a persone attente alle mode, ci metteremo al sole e trascorreremo ore liete in buona compagnia, in un giorno d’estate del 1909.
Beh cara, che dire… viste le temperature odierne e il tempo ballerino di questo periodo, un costume un tantino coprente ci sta tutto, così evitiamo di tirarci dietro la felpa in spiaggia. Ma dimmi tu se sembra giugno? E comunque anche le calzature non sono da meno! Pensa che comodità con tutti quei laccetti…
bacioni😘😘
Cara, come darti torto, tra pioggia e nuvole praticamente questo giugno sta scivolando via.
Quelle scarpette tutte nastrini tanto comode non dovevano essere, eh sì!
Un bacione e buon pomeriggio!
Buongiorno Miss. Uauu! Chissà che “sguardi” si saranno indirizzati i bagnanti di quell’epoca. Tuttavia, forse, più o meno come succede adesso, non trovi?
E chissà!
Quanta pudica discrezione in questi outfits balneari di inizio secolo scorso!!! Praticamente nulle le trasparenze per via dei tessuti coprenti e dei colori scuri …ma le aderenze delle fatture mi paiono esaltare comunque femminilità e mascolinità ove opportuno…
Pensa mettersi al sole conciati così, non riesco proprio a immaginare la bella esperienza!
Veramente dei… tipi da spiaggia 🙂
Vero? Buona giornata Mauro!
Miss, per quanto riguarda i costumi di signore e signorine, il vitino da vespa era compreso nel prezzo?
Era di moda, mi sa, però sulle mie foto d’epoca ci sono anche ragazze più robuste!
Ho ancora un costume simile della mia nonna❤
Ma dai, che bello ❤
Non è sempre così, ma questi sono i confronti che mi fanno preferire di andare al mare nel 2018 😉
Hai ragione, eccome!
Certo che quei vitini di vespa obbligavano al busto con le stecche di balena:e con che fiato si riusciva a nuotare? giusto una “pucciatina”… Comunque ricordo mia nonna Teresa in spiaggia a Pra rigorosamente con un vestone nero di cotone,come tutte le sue coetanee,del resto!
Anche io ho foto di mia nonna al mare a Sampierdarena, incredibile eh, come è cambiato tutto da allora.
vedendo al giorno d’oggi questi costumi viene davvero da sorridere, e pensare che all’epoca erano di moda.
Certo che coperti a quel modo non avevano il problema delle scottature, le creme solari potevano aspettare 😉
Anche questo è vero, il rischio di scottarsi proprio non c’era!
molto interessante
Grazie!
credo che allora le signore ci tenessero a.. non.. prendere il sole anche perché l’abbronzatura era sinonimo di vita all’aperto cioè di chi lavorava in campagna mentre i signori ma soprattutto le signore avevano la carnagione chiara!!
Anche questo è vero, certo che magari si può coprirsi con tessuti più leggeri!
Che tortura doveva essere l’estate per chi era costretto ad andare in giro sempre così coperto. Sicuramente le donne una bella nuotata non potevano mai farla. Per il resto, sì, l’abbronzatura era da evitare a tutti i costi. Chissà se soffrivano di osteoporosi… E’ bello contemplarli da lontano questi modelli, ma con la libertà del giorno d’oggi. Speriamo che poi un po’ di bel tempo per goderci l’estate arrivi anche quest’anno 😀
Veramente, non oso immaginare come sia mettersi al sole conciati così, una tortura!