Un pensiero romantico, due parole tenere e affettuose.
E uno stile così sentimentale tipico di certe dolcezze d’antan: le lettere tondeggianti, lo sfondo sfumato, toni tenui come certi fiori primaverili che si ponevano nei vasetti di cristallo su certe scrivanie.
Una penna, un cartolina speciale, un lume che donava una luce tremula.
Semplicemente così: ti penso.
E queste parole le porta a te una fanciulla con l’abito rosa, tra foglie, boccioli, vaghe sfumature di un’epoca diversa.
Mi manchi e queste parole sono per te.
Conservale tra le pagine del libro che hai sul comodino, in un luogo dove tu possa vederle, in modo che tu sappia sempre che io penso a te.
Ti penso, ti penso sempre.
Un dolce romanticismo che fece battere all’unisono due cuori, in un altro tempo.
Ah queste cartoline colorate a mano… ora hanno il fascino nostalgico del passato ma esteticamente le ho sempre trovate terribili. Eppure, eppure hanno appunto un fascino tutto loro che le fa sembrar belle. Baci cara!
Le mettiamo ne cassetto delle buone cose di pessimo gusto di gozzaniana memoria, che dici?
Baci cara, buona giornata a te!
Ecco direi che è la collocazione perfetta! 😂
Ecco, vedi! Buona giornata cara, grazie.
Le mettiamo nel cassetto delle buone cose di pessimo gusto di gozzaniana memoria, che dici?
Baci cara, buona giornata a te!
Miss, sono andato a leggermi la lunga lirica e, combinazione, pure Carlotta, l’amica di nonna Speranza, indossava un vestito rosa…
Ecco lì, perfetto!
è il caso di dire l’amore non ha età e attraverso queste immagini va oltre la sua storia.. 😉
Eh sì, hai ragione Max!
Posso permettermi di dire che è quasi più bella la descrizione che ne hai fatto della cartolina in sé?
Grazie, troppo gentile! Il mio benvenuto a te, buona serata.