Un solo istante: cinque cuori e cinque battiti.
Un solo istante e una sola musica per tutte loro.
Una madre, seduta così composta, forse sembra persino severa e invece osservandola con attenzione si coglie tutta la sua vera dolcezza.
Tiene una mano posata amorevolmente sulla spalla di una delle sue bimbe, ha questa espressione paziente e calma, forse ha dei pensieri, forse sono più di quelli che sappiamo immaginare eppure lei ha coraggio e forza.
Ed è in posa con le sue quattro figlie, non so dirvi se siano le sole, in quel loro tempo le famiglie erano sempre così numerose.
Lei è seduta tra loro quattro, la ragazzina più grande le assomiglia tanto, due delle altre bimbe paiono invece avere il viso più lungo, forse hanno ereditato i tratti del papà.
Occhi e capelli scuri, timidezze di un altro tempo, sono bimbe semplici e obbedienti, non sono per nulla capricciose o pretenziose.
E la vita magari non è sempre stata facile per loro ma ci sono i cuori che battono allo stesso ritmo e questo fa tutta la differenza, sempre.
La fotografia che ritrae questo gruppo di famiglia è del fotografo Ferraris di Camogli e così io ho immaginato tutte loro in una di quelle case alte davanti alle onde che si frangono sotto la chiesa nel magnifico borgo ligure.
E ho anche pensato che questo ritratto sia stato fatto per il capofamiglia: papà lavora lontano e la fotografia della moglie e delle sue ragazze gli deve essere molto cara.
Poi le vite degli altri sono sempre misteriose ed è davvero difficile indovinare sensazioni ed emozioni.
Sono fanciulle di un’altra epoca con la loro cara mamma: cinque cuori che battono all’unisono.
Gran bella foto: la ragazzina al centro è l’unica coi capelli disordinati e ha un’espressione da peperina. Forse era il “maschiaccio”delle quattro, non sopportava la lunga posa e la mamma la tratteneva un po’(ho un debole per le “maschiacce”essendolo stata anch’io).
Sì, è un po’ sbarazzina lei! Buona festa della mamma a te Eliana, grazie.
Miss, belle le famiglie numerose di una volta… chissà se quando il papà è tornato hanno provato a fare il maschio?…
Sicuramente, Sergio, credo che il figlio maschio fosse considerato un patrimonio di famiglia, certo che qui avevano già una bella prole della quale occuparsi.
Questo vecchio ritratto è molto emozionante e come spettatrice nelli loro occhi posso immaginare le loro vite e sentire batttere i loro cuori.
Grazie carissima, sono contenta che ti sia piaciuto, buona festa della mamma a te!
È proprio vero che le fotografie ci parlano… ma quando esse sono accompagnate dalle tue parole diventano una storia bellissima. Grazie Miss.
Grazie di cuore Domenico, buona serata a te!
Che bella foto! Secondo me maschi non ce n’erano se no credo li avrebbe inclusi nella foto, solitamente erano i principi di casa specie se c’erano tante altre sorelle. Chissà…
Comunque hanno tutte e cinque un bellissimo sguardo. Bacioni cara!
Sai cara che secondo me hai ragione? Altrimenti ci sarebbero, per l’appunto!
Un bacione e buona festa Viv!
Questa mamma ha proprio tutta l’ austerita’ richiesta per quel suo tempo… Cardine della famiglia, colei che accudiva e proteggeva tutti ad uno ad uno… Immagino la dolcezza del suo amore meno manifesta ma intrinseca nel suo operare quotidiano per loro … immagino
le sue emozioni racchiuse nei suoi gesti… avra’ avuto speranze per il futuro di quelle fanciulle ma non pretese … Auguri a
Tutte mamme!
Auguri anche a te e grazie.
Bellissima immagine e coinvolgente, come sempre, la tua narrazione, cara Miss Fletcher
Un abbraccio e auguri alla tua mamma
Susanna
Grazie carissima, auguri a te!
istanti di delicata tenerezza che vanno oltre le impronte del tempo, per fermare emozioni che non conoscono il sapore delle stagioni.
Buon inizio di settimana. 😉
Le immagini del passato svelano in parte le storie, è così.
Grazie Max, buona giornata a te.