Il passato della città e ciò che resta dei suoi giorni difficili, le guerre e i combattimenti che hanno lasciato il loro segno.
Vi ho già mostrato gran parte di questi reperti, le bombe incendiarie lanciate dalla flotta della Re Sole sulla Superba sono visibili in Santa Maria di Castello e a Palazzo San Giorgio.
E in varie parti della città si possono vedere palle di cannone conficcate nei muri, risalgono al tempo della guerra del Balilla oppure al 1849, anno nel quale Genova venne aggredita dai bersaglieri di Alfonso La Marmora.
E passeggiando per il centro, in Piazza della Meridiana, vale la pena di soffermarsi a guardare i proiettili per bombarde situati davanti ad un portone.
E poi, sulle colonne di uno dei portali della Cattedrale di San Lorenzo, sono ancora ben visibili i segni lasciati dai colpi delle balestre in certi lontani combattimenti che avvennero in questa città.
E lì, in San Lorenzo, si conserva la memoria di una giornata tragica per Genova, il 9 Febbraio 1941.
Era una domenica di calma apparente.
Le cronache del tempo narrano che in quei giorni la città tentava di mantenere una parvenza di normalità, a teatro andava in scena l’opera e al cinema si proiettavano i film di Amedeo Nazzari.
Suonò la sirena, circa alle sette e mezza del mattino, mentre la città si risvegliava.
Genova venne aggredita dal bombardamento messo in atto dalle forze navali inglesi, le immagini del tempo restituiscono una città sfigurata dai bombardamenti, molti edifici vennero distrutti, fu colpita la chiesa della Maddalena e la zona di Piazza Colombo fu pesantemente danneggiata, la stessa sorte ebbe l’Accademia Ligustica e una parte dell’Ospedale Galliera.
La memoria di quel tempo non è poi così lontana, ancora rivive nei racconti di coloro che la ricordano e che hanno vissuto quelle tragiche giornate.
E poi ci sono le tante vittime, un giorno camminando per Staglieno mi sono per caso imbattuta nella tomba di uno di loro, sul marmo è incisa quella data, 9 Febbraio 1941, sul marmo si legge di quelle bombe che caddero sulla città.
E’ una delle vicende che vorrei scoprire sfogliando i giornali del tempo, chissà se troverò la storia di questa persona.
Le vittime furono 134, i feriti 227.
Anche la cattedrale di San Lorenzo venne colpita in quel giorno di febbraio.
Un proiettile calibro 381 mm squarciò il soffitto della Cattedrale e raggiunse il suolo rimanendo inesploso.
L’evento fu considerato una sorta di miracolo, la bella cattedrale di Genova si era salvata dalla distruzione.
Il proiettile, debitamente disinnescato, venne poi gettato in mare.
Genova volle ricordare la grazia ricevuta in una maniera particolare, in Cattedrale trovate una lapide, questo è ciò che si legge a commemorazione di quella giornata.
Un proiettile sulla Cattedrale di San Lorenzo, in realtà pare che recenti studi abbiano dimostrato che non si tratta del quello che in quel giorno si schiantò su San Lorenzo ma di uno esattamente identico caduto su Genova durante la devastante offensiva subita.
E’ la memoria di quel tragico giorno, il 9 febbraio 1941.