E poi giunge il momento di partire.
Si torna a Genova, si torna a sentire l’odore del mare e il suono delle onde, si torna ad altri luoghi che amo.
Amo anche questo paesino con i suoi colori sgargianti, i colori della mia estate.
E amo il cielo, sempre così blu e intenso.

Il cielo e le montagne, nelle giornate d’agosto terse e luminose.

Il cielo che a volte incontra altri colori, guarda in su e vedrai il rosso che si staglia contro l’azzurro.

Il cielo attraversato dalle strisce bianche degli aerei e sono linee perfette che fendono l’infinito.

Amo il mio prato delle farfalle, le mie piccole amiche svolazzanti!
E a loro sarà riservato ancora uno spazio in questo scorcio di settembre che ci porterà verso l’autunno.

Le nuvole che a volte coprono le cime di queste montagne.

Le nuvole qui sono grandi, soffici, immense.
E così candide e pulite, belle, immensamente belle.

Spuntano dietro i castagni, incorniciano il bosco verde e fitto.

Nuvole bianche come i boccioli odorosi di rosa che sbocciano nei giardini.

Nuvole gonfie, morbide, grandi come gli alberi che sovrastano.

Qui tutto mi regala gioia, sorpresa e serenità.
E spesso mi sono imbattuta in personaggi di gran riguardo, da non credere!
E c’è chi resterà a scorrazzare tra l’erba alta, ma che meraviglia!

E insomma, si è trattato di un incontro fugace ma veramente piacevole, ve lo garantisco.

La pace, il silenzio, i prati verdi e il fieno.
Come essere dentro a un quadro, un’opera d’arte di grande bellezza.

E poi ci sono i fiorellini di campo gialli come il sole che brucia, ci sono i piccoli insetti operosi.

Guarda ancora verso l’alto, sopra quel filo!
Ma che felicità essere circondati da piccole creature cinguettanti!

E poi lassù c’è posto per tutti, eh?
Uno, due e tre: pronti al decollo!

A dire il vero alcuni sembrano un po’ ciccioni ma a quanto pare non hanno problemi di equilibrio!

In questa casetta, di sera, apro la finestra e la natura mi regala ogni volta uno spettacolo diverso.
Il sole scende tra le montagne e illumina di riflessi dorati l’orizzonte.

A volte invece ha sfumature di rosa delicato.

Oppure vira verso l’arancio, questo è il tramonto d’estate in Val Trebbia.

Ieri è venuta la pioggia.
Forte, potente, acqua che cadeva a scrosci con il rimbombo del tuono in sottofondo.
E stamattina è tornato il sereno, a tratti compaiono ancora certe nuvole.

E il bosco comincia ad avere altri colori, sono i colori dell’autunno.
Cadono le foglie gialle.

E’ luce e ombra, nel fitto del bosco.

E gocce che hanno atteso il sole per asciugarsi.

E pozzanghere.
Voi avete mai guardato il mondo nelle pozzanghere?
E’ come sempre questione di prospettive, ci puoi vedere le case e gli alberi.

E quelle nuvole che qui, sopra l’asfalto, paiono più grigie.

E poi puoi vedere il mondo sottosopra, a saper guardare.
Cercate una pozzanghera, il mondo vi sembrerà magicamente diverso!

E quanto tornerà il sereno anche lì vedrete il cielo blu!

In questa casetta c’è un’altra casetta.
E’ un oggetto di famiglia al quale sono molto affezionata, la mia bisnonna lo aveva regalato a mia mamma.
E che io mi ricordi è sempre stato qui, a Fontanigorda.
E’ un termometro e un barometro, c’è un omino che indica il bel tempo e una damina con l’ombrello.
E quando esce la damina vuol dire che pioverà, se poi esce troppo spesso vuol dire che è proprio tempo di partire!

E’ stata una bella estate, tanto.
Estate di profumi, colori e suoni.
Estate di prati e boschi.
Un sentiero che esce dal bosco, sullo sfondo le montagne.
E c’è sempre qualcosa da scoprire, c’è sempre qualcosa di nuovo che ci attende anche nei luoghi che conosciamo bene.
