Nel weekend appena trascorso a Genova si sono svolti i Rolli Days, un evento che offre sempre l’occasione di visitare splendide e antiche dimore, alcune di esse sono state aperte per la prima volta in questa circostanza.
E così sabato mattina ho potuto vedere le sale di Palazzo Andrea Pitto, una meraviglia di Genova alla quale dedicherò presto ampio spazio.
Le giornate dei Rolli per me sono anche un’opportunità per scoprire l’altra Genova, la città dei tetti che tanto amo.
E sapete?
Oltre al prestigioso edificio e alle sue stanze affrescate, in questa mattinata di maggio sono stata nuovamente in una casa privata.
Eh sì, i genovesi sono spontaneamente generosi e amano condividere la bellezza che loro vedono ogni giorno.
E che dire di me? Sulla mia strada incontro persone disponibili e per di più abitano sempre in luoghi meravigliosi, all’ultimo piano dei palazzi dei caruggi, se non è fortuna questa!
E quindi ringrazio il padrone di casa per la sua cortesia, mi ha fatto un regalo bellissimo.
Oggi guarderemo i vicoli da lassù, dalle finestre di Palazzo Pitto accessibili al pubblico per i Rolli Days e poi andremo ancora più in alto, sopra i tetti.
Sopra Via del Campo, la bella strada di Genova resa nota dal più celebre dei nostri cantautori.
E se camminate in questa via la vedrete così.
E poi si prosegue, gli edifici di Via Campo sono antichi e ricchi di storia.
In una precedente circostanza mi affacciai da certe finestre quasi nei pressi della Porta dei Vacca, da quel punto si può apprezzare una veduta particolare, da sotto non potresti mai immaginarla.
Ma torniamo nella parte bassa di Via del Campo verso Palazzo Pitto.
E se ti fermi ancora di fronte a un altro vicoletto, sopra di te i tetti quasi si sfiorano.
E poi sali le scale e ti ritrovi in saloni splendidamente decorati, una ricchezza che lascia senza fiato.
E poi le finestre si aprono e davanti a te hai la Torre dei Piccamiglio.
E vasetti con le piante, comignoli e luce che batte.
Se vuoi capire quanto possano essere stretti certi caruggi guardali così, in questa maniera.
E ancora, altre finestre e un’inedita prospettiva sopra Via Lomellini, l’infilata delle case e laggiù in fondo le alture di Genova.
E ancora, guarda verso Fossatello, lassù c’è un terrazzino che è un trionfo di piante, cose da caruggi.
E guarda, guarda ancora.
Ancora vasi e la strada che si snoda tortuosa, le persone si intravedono appena, nell’edificio sulla sinistra si trova la Pasticceria Marescotti che tutti voi conoscete bene.
Quanto sono alte le case dei caruggi, una vertigine che non finisce di entusiasmarmi.
E poi sali, guarda ancora su Via del Campo.
Caruggi, panni stesi e un altro terrazzino.
E poi sali, sali ancora.
Verso la casa di chi mi ha ospitato, la vista da lassù è stupefacente.
E fiori e aria di mare e ancora lei, ancora più da vicino, la Torre dei Piccamiglio, ve la mostrai da un diverso punto di vista, in questo post, allora mi trovavo in una casa che è a breve distanza da Palazzo Pitto.
Magie di caruggi, ti sposti di pochi metri e tutto cambia.
La Torre, io un giorno salirò lassù, statene certi.
Sopra ai tetti.
E mare e spiovenze e ardesie.
E se mi portassero qui ad occhi chiusi e mi facessero vedere questa veduta saprei dire dove mi trovo?
Da lassù si vedono cose incredibili, credetemi.
Quando passate in Piazza Fossatello alzzate lo sguardo verso Palazzo Pallavicini, è l’edificio che vedete a sinistra nell”immagine sottostante.
E chi c’è sul tetto?
Ah, ecco chi è quel felino che si vede da lassù, se ne sta acquattato tra le ardesie e vigila sulla quiete degli abitanti della Superba!
Lassù è tutta una fantasia di spiovenze scivolate, quella è la città dei tetti misteriosa e ogni volta nuova, la città che regala sempre qualche scorcio che non hai mai veduto anche se vivi qui da tutta la vita.
C’era un cielo terso e qualche nuvola soffice all’orizzonte.
C’erano le barche ormeggiate al Porto Antico, c’erano gli alberi del galeone dei pirati, il mare azzurro e la Lanterna.
E la Torre svettante e orgogliosa, sopra i tetti di Via del Campo.