Era la calda estate del 1938 ed è inevitabile pensare che presto sarebbero giunti tempi bui e difficili.
Era il tempo dello svago e dei sorrisi in uno degli stabilimenti balneari più frequentati della città: i Bagni della Strega alla Foce.
Per sfuggire alla calura i genovesi accorrono alla spiaggia in cerca di refrigerio, ci si diverte a correre nell’acqua e a tuffarsi tra le onde sotto lo sguardo vigile degli attenti bagnini.
Loro sono tipi sono socievoli, spiritosi e simpatici, ai Bagni della Strega di certo tutti li apprezzano, eccoli qui schierati con la maglietta di ordinanza.
Una foto di gruppo è la memoria preziosa di momenti felici, e in questa giornata del 1938 ci sono anche certi giovanotti che se ne stanno seduti per terra a gambe incrociate.
E poi c’è lei: solare, radiosa, atletica, ha gli occhi chiari e un sorriso così luminoso.
E io credo che la fotografia che ora è parte della mia collezione sia appartenuta proprio a lei perché a tergo c’è una dedica scritta a matita e così si legge: alla nostra cara mascotte Elvira con simpatia uno per tutti… Bagnini – Anno 1938 Strega.
Elvira, se potessi raccontarmi quella giornata starei ad ascoltarti con molta curiosità e invece resto qui soltanto a immaginare quei giorni.
Tutti insieme, nel tempo d’estate.
I Bagni della Strega si trovavano nella zona sottostante Corso Aurelio Saffi e sparirono dal panorama genovese quando in quel luogo si decise di costruire la Fiera del Mare agli inizi degli anni ‘60.
In quello stesso tratto di costa c’erano l’Istituto Elioterapico e la Scuola Nazario Sauro, una scuola all’aperto per i bambini gracili e di salute cagionevole.
E l’onda sfiorava la riva e la spiaggia dei Bagni della Strega.
Cartolina appartenente alla Collezione di Eugenio Terzo
E così, osservando con gli occhi del nostro tempo, si può provare a immaginare una spiaggia affollata, i bagnanti che si godono il sole, i bambini che ridono e corrono felici verso il mare.
Proprio là, sotto la curve sinuose di Corso Aurelio Saffi.
Nel tempo di una stagione forse mai dimenticata là si misero in posa i bagnini dei Bagni della Strega e con loro c’era anche la loro cara mascotte, la bellissima Elvira.
Era l’estate del 1938.
Uno per tutti, tutti per uno!
E’ un tonfo oltre che un tuffo Carissima Miss Fletcher,quando parli così teneramente del passato e restiamo qui a raccontarci e a chiederci.Ma li interoghiamo tutti quando li guardiamo,e senza superfluo erano molto belli.Grazie
Grazie Mauro, buona giornata a te!
Miss, combinazione, mascotte deriva dal provenzale “masca” che significa “strega”… mica male l’Elvira come fattucchiera…
Ah questa non la sapevo, interessante osservazione caro Sergio, grazie!
Irene
Come a te mi piace tuffarmi nel passato. I riccordi di quest’estate del 1938, che hai parteggiati con noi, sono commoventi. Grazie, carissima Miss Fletcher.
Grazie amica mia, sono contenta che ti sia piaciuto, un grande abbraccio a te.
Stile Baywatch! 😀
Esatto, grande Mauro!
quanti spazi rubati al mare in questa nostra citta’ …. per anni utilizzandoli ci parvenun segno del progresso…. Oggi grandi architetti stanno progettando come restituire unmpo’ di mare a quella zona…
Eh sì, hai ragione, la fisionomia della città è in continuo mutamento.
Buona serata Brunattola, grazie!
Scommetto che Elvira se la riguardava con orgoglio questa foto… chissà quante chiacchiere con le amiche ricordando i bei ragazzi della spiaggia. Baci cara, le tue foto son sempre più belle!
Ah cara, mi sa che tu hai ragione, io mi sento romanticamente onorata di poter conservare questo bel ricordo.
Un bacione a te cara, grazie!