Dolce malinconia, questo si prova, a ritornare in certi luoghi che appartengono ai nostri giorni bambini.
Ovunque voi abitiate, sono certa che anche nella vostra città esiste un posto come questo, che vi è rimasto particolarmente nel cuore, come tutto ciò che ci ricorda la nostra infanzia.
La cremeria Buonafede è qui dagli inizi del secolo scorso, venivano qui le nostre nonne, venivano seri e azzimati signori con le loro consorti, provate ad immaginare quegli antichi genovesi che scendevano laggiù, nei caruggi, a comprare il latte e la panna.
Oppure provate a ricordare voi stessi, pensate a quando eravate bambini.
Non eravate immensamente felici quando uscivate con la vostra mamma e lei vi premiava con un Krapfen alla panna che non ha rivali in quanto a bontà?
Si veniva qui e si usciva in Via Luccoli con una delizia tra le mani, e poi inevitabilmente ci si sporcava il nasino di bianco, e allora si passava la lingua sulle labbra, perché la panna ci aveva lasciato dei curiosi baffetti!
Alzi la mano chi non sta morendo di nostalgia!
In questo momento non vorreste avere sei anni, indossare i calzettoni di lana spessa, le polacchine e il kilt?
E il cappottino blu, abbottonato bene, mi raccomando, perché fa tanto freddo!
Ma vi ricordate quanto eravate felici quando il papà, tornando dall’ufficio, vi portava le figurine?
E quando si usciva e si andava tutti insieme nei vicoli e la merenda la si faceva qui, alla Cremeria Buonafede?
E le file, le file! Questo è un negozietto piccolo e io me le ricordo ancora quelle code e quegli interminabili minuti che mi separavano dalla mia merenda. Quanto è dura, quando hai proprio pochi anni e non vedi l’ora di addentare il tuo krapfen!
Con la bella stagione, poi, qui si può comprare anche un buon gelato.
Quando eravate piccoli quale gusto preferivate? Io fragola, limone, crema e cioccolato, ma davvero qui c’è l’imbarazzo della scelta!
Ecco, ogni volta che passo da queste parti mi vengono in mente questi ricordi.
No, per me questa non è una latteria qualunque.
E poi per me, come per molti genovesi, la Cremeria Buonafede è soprattutto sinonimo di quella panna soffice e delicata, bianca e dolcissima, sempre buona, oggi come ieri.
Eh, poi si diventa grandi e si prende l’abitudine di comprarsi la panna e di portarsela a casa, per metterla nel caffé o per gustarla comodamente in una coppetta.
Se desiderate, ve le serviranno con la cannella o con il cacao, a seconda di come la preferite!
Sapete, qualche volta a me piace ritornare bambina.
Scendo giù, passo per San Luca, in Campetto, imbocco Via Luccoli e me ne vado da Buonafede, per concedermi qualche istante di genuina felicità: un krapfen spolverato di zucchero, tagliato a metà e ripieno di panna, quella panna che ha il sapore della mia infanzia.
queste botteghe bisognerebbe metterle sotto la protezione dell’Unesco. Tuttavia…certe botteghe se non si adeguano non possono fare altro che sparire. Penso a certe latterie. Alcune vendevano quasi esclusivamente latte e qualche dolciume. Era inevitabile che chiudessero. Altre, un po’ alla volta si sono trasformate in bar. Quelli tirano sempre.
Protezione dell’Unesco, vero, verissimo. Sarebbe il minimo, per tenere in vita e tutelare il nostro passato e le nostre tradizioni, tutte.
Cara Miss Fletcher, mi vengono in mente i panzerotti di Luini, storico negozietto dietro al Duoma che tutti i milanesi conoscono. Oggi si è ingrandito e non è più il buchetta in cui si faticava a farsi largo ma i suoi panzerotti caldi di frittura e filanti di mozzarella sono ancora i migliori e la fila in alcune ore del giorno si allunga sul marciapiede. Ti ho fatto venir fame? Tu sì! Anche perchè sono una appassionata di gelato… da piccola rigorosamente limone e cioccolato!
I panzerotti? Caspita che delizia! E certo che me ne hai fatto venire voglia, sono golosissima di bontà salate 🙂
Che ricordi hai fatto riaffiorare! Ripenso alle uscite del sabato pomeriggio con i miei genitori quando si faceva un bel giro per i carruggi e poi si andava a mangiare i frisceu in Sottoripa. Erano caldi e croccanti al punto giusto e mi piacevano da morire. E poi un salto alla pasticceria Tagliafico in via Galata dove compravamo i cioccolatini artigianali.
E il gelato? I gusti preferiti erano (e sono tuttora) crema, cioccolato e torroncino, tutti super golosi e ipercalorici.
Grazie Miss, anche oggi un magnifico tuffo nel passato.
buona domenica.
sabrina
Eh, nostalgia è la parola chiave di questo post e di questo blog in generale, in molti casi.
I friscieu di Sottoripa sono felicità pura, che meraviglia!
I miei gusti preferiti da bambina erano:fragola ,limone e…cioccolato,ovviamente sul cono,non in coppetta…no no!!!! Erano non bene assortiti ma …va beh!!Ora sono rimasta a limone e …cioccolato!!!! Son rimasta bambina!!!! A vedere quella panna ,ho la bava alla bocca!!Conosco bene quella latteria anche se non frequento molto i vicoli,e quand’anche ci passo davanti,passo dritta,sai….la linea!!!!!!:-((((
Come se tu avessi problemi di linea!!! Quella panna è una meraviglia assoluta, riguardo al gelato anch’io più o meno ho gli stessi identici gusti di allora, il cioccolato è il gusto che in assoluto prediligo.
Dopo una colazione a fette biscottate rinsecchite e latte, trovo questo post con annesse immagini molto ingiusti.
In effetti potresti accusarmi di crudeltà mentale, mi sento in colpa 🙂
sì sì sì!!!
ps: hai già scritto di mottes, la torrefazione in via del campo?
Non ancora 🙂 ! Se hai voglia potresti venire con me a fare le foto e annesso giretto di caruggi, gelo permettendo!
Siiiiiiiiiiiiiii così. Ci conosciamo finalmente! 🙂 dimmi
Sììì…dai 🙂 ! Ti mando una mail!
Ciao,arrivo da te passando per Matteo.Sembra scontato dire che mi piace quello che scrivi,ma mi ci trovo bene,ovunque si parli di tradizioni,ricordi,foto e negozi datati,sarà per via dell’eta?!
Ho un blogghettino dove da qualche anno raccolgo ricordi miei e di altri amici che incontro sui vari blog o attraverso i loro libri e mi permettono di usare e trasferire qualche loro post.
Se ti va di dare un’occhiata e d anche di concedermi in prestito qualche tuo post,penso a quest’ultimo,te ne sarei grata.
No problem,anche nel caso contrario.
Scusa intanto la mia lungagine ed invadenza.Il secondo blog lo trovi sul mio profilo.Ciao
l
Benvenuta e ti ringrazio molto per l’apprezzamento! Ti ho inviato una mail, a presto.
Per parafrasare il Ferrucci: “Vile Miss Fletcher, tu infierisci su una donna cellulitica!”
Ma che splendore. Alzo la mano e non solo per la nostalgia, ma soprattutto per una gioia indicibile che mi procura la descrizione di tanta bontà.
Ed è così, come tu scrivi. Ognuno di noi, nella propria rispettiva città d’origine, ha il suo negozietto legato alla propria gioventù. Che fosse un “Vino ed olii” dove vendevano il mitico Chin8 Neri, oppure la pizzeria “a taglio” dove si prendeva dopo la scuola un bel pezzo di pizza romana, bianca, oleosa e con il sale grosso… insomma ci siamo ben capite 🙂
Un baciotto, sempre più disperatamente nevoso
Susanna
Haha Susa, golosa! Questa panna è una delizia, garantito! E il negozio di cui tu parli, quella pizza al taglio che lascia le mani unte, il pensiero che magari la si mangiava seduti su una panchina insieme agli amici…che dolce nostalgia, vero?
Un bacio grande amica mia, stai al calduccio!
Mmh..ma che bontà, e quanti bei ricordi!
Buona domenica miss, un bacio
Hai visto che meraviglia? Tu poi, sei una buongustaia, lo so!
Un bacio a te Guglielmina!
Mi ricordo un posto simile sempre nei vicoli ma era, mi par di ricordare, una latteria. Ci andavo quasi tutti i pomeriggi a prendere il “colombino”. Il sapore di quella panna montata con sopra il cioccolato fuso e’ un ricordo e un rimpianto! Chissà se lo fanno ancora!
Posto simile? Sai che non mi viene in mente! Che buona la panna, domani passo a prendermela…
Si vabbè Miss, non avevi altro da postare oggi??? Santa Topa a dieta da una settimana sono!!! Mamma mia che roba, che squisitezze. Io posticini così che vendono dolci non ne ho più. L’hanno tutti chiusi o trasformati a parte una bottega. Ma non dimenticherò mai la pasticceria sotto casa che vendeva i sassolini dolci. Che bei ricordi.
I sassolini dolci, che buoni sorellina! Uffa la dieta, che noia! Bacetto!
Ho riguardato bene la foto Miss e sono quasi sicura che è la mia latteria! E poi vedo che hanno il mitico Colombino! E’ lei. Nostalgia….
Ah, ecco..infatti mi stavo domandando quale altra latteria fosse! E’ questa, unica nel suo genere 🙂 !
Pure io amo fragola e limone, specialmente d’estate. D’inverno opto per fior di latte e nocciola.
Eh, nel mio paesello non c’è nulla di lontanamente paragonabile a questo gioiello artigianale. Mi hai fatto venire l’acquolina in bocca, santo cielo.
Santo cielo, la gola, Chagall!
Se c’è una cosa a cui non riesco a resistere è proprio la panna.
Sono un bimba golosa … io…
Haha! Me l’immaginavo che fossi una bimba golosa, sai 😉
In onore della tua nostalgia mi sono appena scofanato un maritozzo alla panna.
Così, per spregio.
Ti odio
E hai fatto solo bene! Benvenuto e grazie per questa inusuale manifestazione d’affetto!
Oddio, sono morta di nostalgia e anche di acquolina! 😀
Da me anche c’è un posto simile, al mio paese natale, un piccolo alimentari dove io andavo ogni giorno a comprare le patatine 😉
Eh, abbiamo tutti un posticino del cuore, è vero Cla?
Un bacetto!
Ebbene si anche io nonostante abitassi nell’estremo levante ho amato e sempre amerò la cremeria Buonafede, ricordo le soste all’università, i sabati pomeriggio con mamma e papà per i vicoli con merenda a base di panna e film nel cinema lì vicino e poi dopo il cinema patatine e succo in piazza Campetto, e mi sembrava una gita eccezionale!
Manuuu…ma anche tu allora, che ricordi, vero? E’ sempre bello ricordare la propria infanzia, a me fa davvero tanto nostalgia, come a tutti noi…un abbraccio cara!
Questo sì che è un posto magico! Quando lavoravo a Genova la pausa pranzo si concludeva sempre qui. Adesso (purtroppo) non abito più a Genova ma quando torno la Cremeria Buonafede è una tappa fissa! Complimenti per il post 🙂
E’ sempre lì che ti aspetta per un’ottima merenda, grazie Silvia, benvenuta!
Tutto vero! Dolci ricordi ed ora che sono adulta un bel caffè con la panna alla Buonafede perchè no?
Certo, perché no? Io comunque mi prendo anche la coppetta con la panna per merenda, che meraviglia 🙂
Ci credo!
Grazie di esistere, Miss Fletcher! Per me che sono genovese di nascita e di origini ma che ci sono solo nata e non ci ho mai vissuto – purtroppo – il tuo blog è un meravuglioso modo di conoscere la mia città natale un po’ più di quello che ho potuto fare con le ripetute visite ai nonni quando ero bambina e ragazzina. Il cornetto di cialda croccante con la panna densissima, dolce e meravigliosa spolverata di cannella che mi comprava il nonno è uno dei ricordi (culinari e non) più belli della mia infanzia. Mai mangiata una panna così buona come nei caruggi in nessun altro posto. 🙂 Un abbraccio da Amsterdam!!!
Quella panna è un meraviglioso ricordo per tutti noi che da piccoli ce ne andavamo per caruggi con i nostri cari!
Grazie davvero delle tue belle parole, un abbraccio a te da Zena!
Mi ricordo di una bimba con le trecce negli anni ’50 che passava per via Luccoli per mano alla sua Mamma e davanti alla Latteria Buonafede le lanciava un’occhiata supplichevole.Erano tempi duri ma un conetto con la panna la Mamma me lo ha sempre comprato. Era una gioia grande ed anche adesso ricordandola sono felice.Nicla
Che dolcezza Nicla, grazie di aver condiviso qui questo tenero ricordo.
Miss, il mio posto del cuore dell’infanzia, come saprai, è lontanissimo, sia nel tempo, sia come numero di chilometri… c’era, però, non lontano da casa mia, una caffetteria con annessa pasticceria, che non assomigliava per niente alla cremeria della foto, però, si chiamava: Bonafide…
Eh, sì che lo so: lontanissimo nello spazio ma sempre nel cuore.
Buona giornata Sergio, grazie.
Profotti ottimi, negli anni non mi hanno mai deluso. Panna e pannera sono speciali. Questo esercizio dovrebbe essere maggiormente reclamizzato. Quando passo mi faccio spesso tentare, ne vale la oena.
Un negozio magnifico, hai ragione!
…cara Miss colpisci sempre al cuore…cuore zeneise innamorato di antiche e durature prelibatezze e peculiarità della nostra amata città….il mio primo ricordo di Buonafede è un cono di panna cosparsa di cannella che mia mamma mi comprò dopo acquisti in via Luccoli che bellissimo e buonissimo ricordo…l’ ultimo quattro anni fa’ con mio nipote sempre cono con panna…sei una maga Miss vedi nel passato 😊😊😊….grande abbraccio!!!
Eh Pino, la panna di Buonafede è memoria dolce per tutti i genovesi.
Un abbraccio a te caro, grazie.