Una cartolina da Vernazza

Arriva così, spedita dal tempo passato, l’immagine di uno dei luoghi più caratteristici della Liguria.
È la bella Vernazza, con le sue case colorate, abbarbicate una sull’altra, con le sue scale ripide che portano lassù, dove si domina il mare turchese delle Cinque Terre.
La cartolina risale agli anni ‘40 ed è un nostalgico bianco e nero che non restituisce ai nostri occhi la vivida e vibrante allegria dei colori di Vernazza, io ne scrissi qui diverso tempo fa.
Questa semplice cartolina narra tuttavia l’anima autentica di questo piccolo borgo di pescatori saldamente attaccato alla roccia, terra di gente indomita e fiera.
Gli abitanti di questa parte della Liguria hanno sempre avuto un forte legame con il mare e con la terra, con fatica e sudore qui si sono sempre coltivati gli ulivi, i limoni e la vite che cresce sui celebri terrazzamenti tipici delle Cinque Terre, da quell’uva nascono vini famosi e molto pregiati.
È una terra difficile, una vera sfida per l’uomo.
Trovai per caso tempo fa questa cartolina e e mi sembrò insolita.
Vernazza, la sua chiesa, il mare calmo, gli scogli, qualche barca che dondola sull’acqua, i sassi.
Allora la mia curiosità mi ha portato a consultare la Guida Treves del 1911 e su quelle pagine ho trovato appena poche righe sulle celebri località delle Cinque Terre, tra le altre cose sono nominate le chiese di Monterosso e Vernazza e viene ricordato che la Vernaccia di Corniglia era un vino già apprezzato persino da Giovanni Boccaccio.
Oh, poi la Guida Treves fornisce un prezioso consiglio a coloro che vogliano visitare la Riviera di Levante: suggerisce infatti di andare in treno fino a Sestri Levante e di proseguire poi in vettura fino a La Spezia per poter meglio ammirare il panorama della Liguria, visto che il treno in quella parte della Liguria passa attraverso molte gallerie.
Tutti in vettura, signore e signori, alla velocità del 1911, s’intende!
E così, questa semplice cartolina è diventata evocativa di una ricchezza che dobbiamo sempre saper difendere e tutelare.
Narra quel mondo semplice, le sue tradizioni, certe nostre antiche consuetudini.
Dedicato alla nostra Vernazza e alle sue molte bellezze.

17 pensieri riguardo “Una cartolina da Vernazza

  1. Di quelle gallerie che dall’ altra parte da Levanto vanno
    a Moneglia e che in quel tempo facevano transitare i treni … Oggi buona parte e’ ciclabile e tanto caro mi e’ il tratto da Bonassola a Framura… a piedi o in bici e’ impagabile negli squarci di mare e cielo che si aprono tra le gallerie…. probabilmente immutato o quasi il panorama ma vorrei essere in quei lontani anni inizio secolo a percorrerlo … in un “vagone” di vita antica … inconsapevole del progresso che sarebbe seguito nel secolo… sino a oggi dove sciocchi “stati” sui social immortalano momenti senza tempo, senza particolare solennita’ e senza destino di rimanere fissati come questa cartolina …

      1. Si hai ragione, una prima meta’ del secolo molto dura …. Era solo la digressione di un istante da un intero periodo storico …

  2. Quanto poco ho potuto imparare della mia regione di nascita, prima di doverla lasciare… 😔

    La foto è davvero suggestiva. 😊

    E tu scrivi benissimo. Hai uno stile scorrevole e coinvolgente. Complimenti. 😊

  3. questo meraviglioso borgo sembra immutato da allora,è uno dei pochi per il quale il tempo sembra non essere passato… 😉 Bellissima immagine storica! 😉

  4. Gracias por mostrar y dar a conocer este pequeño lugar de Cinque terre. Mi bisabuelo nació allí y nos heredó el amor por sus raíces.

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